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Il nuovo trailer di Spider-Man: no way home

DAL 15 DICEMBRE #SOLOALCINEMA Per la prima volta nella storia cinematografica di Spider-Man, viene rivelata l’identità del nostro amichevole eroe di quartiere, ponendo le sue responsabilità da supereroe in conflitto con la sua vita quotidiana e mettendo a rischio coloro a cui tiene di più. Quando chiede l’aiuto del Dottor Strange per ripristinare il suo segreto, l’incantesimo apre uno squarcio nel loro mondo, liberando i più potenti nemici mai affrontati da uno Spider-Man in qualsiasi universo. Ora Peter dovrà superare la sua più grande sfida, che non solo cambierà per sempre il suo futuro, ma anche quello del Multiverso. Seguici su https://www.facebook.com/SpiderManIlFilm e https://spidermannowayhome.it e partecipa alla conversazione con #SpiderNoWayHome

AMERICA: IL FILM, Il trailer folle di un film NON politically correct

Netflix ha diffuso in rete il primo trailer ufficiale di America: Il film, nuova promettente pellicola animata dai “padri fondatori” dietro titoli come Archer, Spider-Man: Un nuovo universo, I mercenari – The Expandables e Magic Mike che racconta una folle versione alternativa della nascita degli Stati Uniti.

Basata su combattimenti con le lame, armature cibernetiche e jetpack, il filmatomostra una Rivoluzione Americana guidata da un muscolosissimo George Washington doppiato in originale da Channing Tatum, che sarà accompagnato nel cast vocale da Jason Mantzoukas, Olivia Munn, Judy Greer, Bobby Moynihan, Raoul Max Trujillo, Killer Mike, Andy Samberg, Will Forte e Simon Pegg.

Questa la sinossi ufficiale: “Per svariati millenni le origini degli Stati Uniti d’America sono rimaste avvolte nel mistero, celate dall’ignoto. Chi ha creato la “terra dei liberi e patria dei coraggiosi” e perché? Solo i dinosauri possono rispondere a questa domanda… almeno fino a oggi. Per la prima volta nella storia dell’umanità l’incredibile e autentica nascita dell’America è svelata in AMERICA: IL FILM: un evento culturale ineguagliabile divulgato nell’unico modo approvato dai padri fondatori.”

Diretto da Matt Thompson su una sceneggiatura di Dave Callaham, America: Il film debutterà su Netflix il prossimo 30 giugno.

America: Il Film - trailer italiano del film animato di Netflix

Escobar: Paradise Lost – Premiato come migliore opera prima al IX Festival Internazionale del Film di Roma

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La giuria – presieduta da Jonathan Nossiter (regista) e composta da Francesca Calvelli (montatrice), Cristiana Capotondi (attrice), Valerio Mastandrea (regista, attore e produttore) e Sydney Sibilia (regista) – ha assegnato, tra tutte le opere prime di lungometraggio, il premio TAODUE Camera d’Oro a Escobar: Paradise Lost, film di respiro internazionale del regista italiano Andrea Di Stefano.
Con il suo film d’esordio il regista romano (attore per Marco Bellocchio e Dario Argento) racconta la vera storia di Nick, un giovane surfista canadese che insegue, insieme al fratello, il progetto di vivere in Colombia su una spiaggia aprendo un’attività. Il film inizia con il luogo, la data (‘Medellin, Colombia, 18.6.1991) e Pablo Escobar che parla al telefono con la madre per tranquillizzarla sul fatto che il giorno dopo si sarebbe costituito per andare in carcere in virtù di un patto fatto con il governo. Poi il film segue la storia d’amore tra Nick (Josh Hutcherson, reduce dalla saga di Hunger Games) e Maria (Claudia Traisac). La passione si rivela ben presto pericolosa dal momento in cui Nick scopre che lo zio della ragazza è Pablo Escobar, noto trafficante di droga, interpretato magistralmente da Benicio del Toro, perfettamente a suo agio nell’indossare i panni dei protagonisti della storia sudamericana (come Che Guevara). Escobar è adorato dalla famiglia, rispettato dalla gente, un leader che nessuno osa mettere in discussione, molto attento alla sua immagine, un perfetto ‘padrino’, religioso, padre affettuoso, attaccato alla famiglia (“tutto quello che facciamo lo facciamo per la nostra famiglia”). Benicio del Toro rende il suo personaggio un gigante, rendendo gli altri personaggi subalterni, come nella realtà in cui si era o ‘protetti’ da Pablo o suoi nemici. Il rapporto tra Pablo e Nick si fa sempre più stretto, un legame pericoloso a cui il giovane, per amore di Maria e della famiglia, non riesce a sottrarsi, risucchiato da un vortice di violenza e azione, una discesa agli inferi che toglie il fiato. Il film rende bene sia l’ambiguità di Escobar: un uomo di successo, ricchissimo trafficante di cocaina, crudele e benefattore (ha donato case e ospedali), sia la ‘normalità’ del narcotraffico in Colombia, considerato quasi un’attività imprenditoriale come un’altra. Aspetti che hanno creato non pochi danni alla società colombiana.

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Arriva in Italia “I Guardiani Della Galassia”

Nell’articolo Guardians of the Galaxy: Aspettando il 22 ottobre , Pino Cuozzo ha dato il primo e abbondante assaggio del film I Guardiani della Galassia. In questo secondo appuntamento approfondiamo ancor di più la trama e i dettagli del film rivelazione dell’estate americana.

Girovagando nello spazio dal 1988, dopo essere stato rapito da pirati dello spazio, Peter “Star Lord” Quill, diventato oramai adulto, ha a che fare con lavori sporchi fin quando il destino non decide di metterlo di fronte ad una minaccia che rischia di compromettere le sorti di tutta la galassia. Sul suo cammino incontrerà Gamora, un aliena, Drax il Distruttore, il procione geneticamente mutato Rocket e Groot, un albero-umanoide.

Dopo il grandissimo successo riscosso negli Stati Uniti, I Guardiani della Galassia si prepara per approdare in Italia, tra le critiche molto positive del pubblico italiano. Adattatamento del fumetto omonimo di casa Marvel, il film riesce a conciliare un target molto ampio: trentenni e giovani adolescenti sembrano essere stati attirati da questo mix di irriverenza e sarcasmo.

Prodotto dai Marvel Studios e distribuito dalla Walt Disney Company, I Guardiani della Galassia è un film di Gunn e Nicole Perlman. Tra i protagonisti Chris Pratt, Zoë Saldaña, Dave Bautista, Vin Diesel, Bradley Cooper, Lee Pace, Michael Rooker, Karen Gillan, Djimon Hounsou, John C. Reilly, Glenn Close e Benicio del Toro.

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RETROREVIEW – Recensione Risky Business

Una volta o l’altra devi imparare a dire”ma che cazzo!” e poi a buttarti…ficcati bene in testa una cosa, qualche volta nella vita è utile saper dire “ma che cazzo!” Se dici “ma che cazzo!” ti senti subito più libero e quando sei libero impari ad acchiappare le occasioni…e quando acchiappi le occasioni il tuo futuro è assicurato! E finchè non riesci a dirlo non combinerai mai niente…

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Joel (interpretato da Tom Cruise) è un brillante studente diciassettenne, pronto per entrare nel mondo dell’università. Vive una vita agiata nell’epoca del perbenismo americano, quel perbenismo che nasconde ogni qual tipo di eccesso per mirare dritti alla punta della piramide sociale. Nel momento in cui avrà a disposizione la casa vuota, grazie all’assenza dei genitori partiti per una lunga vacanza, la vita di Joel prenderà una piega diversa da ogni sua aspettativa. Sesso e prostituzione diventeranno il perno attorno al quale dondolerà il destino di Joel; l’incontro con Lana (interpretata da Rebecca De Mornay), giovane squillo di lusso, sarà l’occasione per Joel di creare una redditizia attività di incontri “hot”. La calda coppia, però, dovrà fare i conti con Guido, protettore italo americano.

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Risky Business – Fuori i vecchi…i figli ballano, pellicola del 1983 made in USA, è un film scritto e diretto da Paul Brickman. Graffiante, ironico e all’avanguardia, Risky Business è una sovversione di idee e concetti che suonano come barzellette. Paul Brickman è riuscito in un solo colpo a mettere in risalto quel finto perbenismo che ha caratterizzato la società statunitense negli anni che furono, e nello stesso tempo ha reso questa sovversione un punto di comica riflessione sul bigottismo americano. La pungente comicità, mischiata con una buona direzione della fotografia, una trama niente male ed una sceneggiatura scorrevole, fanno di questa pellicola un classico della cinematografia a stelle e strisce.

risky_business1Risky Business, nonostante sia un film degli anni ’80, guardato a distanza di trent’anni rimane comunque attuale; la lungimiranza di questa pellicola è forse una delle caratteristiche più sorprendenti. Inoltre, Risky Business, è il film che ha portato al successo un giovane e talentuoso Tom Cruise, affiancato da una più che mai azzeccata Rebecca De Mornay, perfetta per il ruolo di Lana. Se, da una parte, il vecchio stampo americano viene condannato, da un’altra parte è stato osannato, per fini meramente commerciali, l’aspetto stereotipato del vivere americano, anche se nel complesso, come in altre pellicole, non crea un eccessivo fastidio. Immortale è la scena nella quale Tom Cruise balla come se fosse impossessato, sulle note di Old Time Rock & Roll; questa parte del film, che meglio descrive la vita del “topo” quando i “gatti” non ci sono. Favolosa è anche la scena girata in metropolitana, scena in cui i due protagonisti possono abbandonarsi senza pudore tra le braccia degli istinti.

Risky Business è un film poco impegnativo, divertente e graffiante, meritevole di un 7 come voto finale.

Risky Business – Fuori i vecchi… i figli ballano. Titolo originale Risky Business. Commedia, durata 96′ min. – USA 1983. Un film di Paul Brickman. Con Tom Cruise, Curtis Armstrong, Rebecca De Mornay, Joe Pantoliano, Richard Masur.

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Equilibrium – Recensione

Dopo lo scoppio della Terza Guerra Mondiale nei primi anni del XXI secolo, a causa dei conflitti nucleari che hanno devastato il pianeta e smosso la geografia dei continenti, la popolazione mondiale è stata decimata. Nell’anno 2072, i pochi superstiti rimasti decidono di instaurare un nuovo ordine, e la razza umana cade sotto la tirannia del “Padre”, illuminato mietitore di coscienze alla guida di Libria, la città-modello.

equilibrium-cityIn un mondo che non conosce più guerre, il prezzo da pagare è lo sradicamento della radice umana: le emozioni. Rabbia, aggressività, perdita del controllo, sono il rovescio della medaglia che ha causato nei millenni le guerre tra i popoli, causando il caos globale. L’Ordine impone per legge l’assunzione del Prozium, una potente droga in grado di sopprimere le emozioni e, a sua volta, ogni tipo di sentimento. Ogni traccia della vita passata, ogni oggetto capace di suscitare un ricordo o un’emozione, opere d’arte, musica, libri, giocattoli, viene immediatamente bruciato. Chi tenta di nascondere o conservare illecitamente anche solo un souvenir, viene condannato alla pena capitale.

Equilibrium-FrontpageIn questo nuovo regime mondiale, non tutti sono disposti a rispettare le regole; per mantenere il controllo viene fondato il Tetragrammaton, organo di sorveglianza con sfumature monastiche. Gli adepti, chiamati Cleric, sono soldati d’élite addestrati al combattimento; la punta di diamante dei Cleric è John Preston (interpretato da Christian Bale).

John è il più fedele e il più spietato dei Cleric, tanto da accompagnare alla cremazione la moglie accusata di reato d’emozione, e tanto sanguinario da sparare a bruciapelo il suo compagno Errol Partridge (interpretato da Sean Bean).

Il destino di John, però, cambierà dal giorno in cui, per errore, salta la propria dose di Prozium, incontrando per la prima volta in vita sua il potere delle emozioni.

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Equilibrium, film del 2002 diretto da Kurt Wimmer, appare da subito un cocktail cinematografico addolcito con una punta di Prozac: un po’ di Matrix, un po’ di Orwell e un po’ di Fahrenheit 451 serviti in un ambiente asettico ed estremamente minimalista. L’assenza di colpi di scena sostanziali rende Equilibrium un film dinamicamente piatto; è un film che volge verso un solo senso, scorrendo in linea retta. D’altra parte, se la trama del film lascia un po’ l’amaro in bocca, l’azione riesce sicuramente a racchiudere l’identità del film: scene di combattimento rapide e fredde, impostate sulla linea di Matrix, ma distaccate per quanto ne riguarda la durata e la spettacolarità, tengono piacevolmente incollato allo schermo lo spettatore.

Christian Bale, in ottima forma fisica, riesce a celare con una certa facilità le proprie emozioni; al contrario, quando è tempo di mostrarle in tutta la loro luce, si ha come la sensazione che sia ancora sotto effetto del Prozium. Peccato per la parte marginale, quasi da comparsa, di un ottimo attore come Sean Bean. Il resto del cast, per l’impostazione asettica del film, risulta anonimo e distaccato, un’ombra alle spalle del protagonista.

Nonostante la scarsa originalità di fondo, però, risulta un film piacevole e coinvolgente. Un film leggero, con un miscuglio di trame che risulta interessante per il messaggio che vuole trasmettere. Certo, con un prodotto simile si poteva fare certamente qualcosa in più; tutto sommato, è un film che riesce facilmente a farsi apprezzare e non è difficile guardarlo con piacere, ma senza stupore, per più di una volta.

Curiosità
Gran parte delle riprese esterne sono state girate nelle opere architettoniche di Berlino, tra cui l’Olympiastadion, inaugurato da Adolf Hitler, e all’EUR di Roma, voluto da Benito Mussolini.

 

TRAILER “EQUILIBRIUM”

Un film di Kurt Wimmer. Con Christian Bale, Emily Watson, Taye Diggs, Angus Macfadyen, Sean Bean. Fantascienza, durata 107 min. – USA 2002

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