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RETROREVIEW – Recensione Risky Business

Una volta o l’altra devi imparare a dire”ma che cazzo!” e poi a buttarti…ficcati bene in testa una cosa, qualche volta nella vita è utile saper dire “ma che cazzo!” Se dici “ma che cazzo!” ti senti subito più libero e quando sei libero impari ad acchiappare le occasioni…e quando acchiappi le occasioni il tuo futuro è assicurato! E finchè non riesci a dirlo non combinerai mai niente…

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Joel (interpretato da Tom Cruise) è un brillante studente diciassettenne, pronto per entrare nel mondo dell’università. Vive una vita agiata nell’epoca del perbenismo americano, quel perbenismo che nasconde ogni qual tipo di eccesso per mirare dritti alla punta della piramide sociale. Nel momento in cui avrà a disposizione la casa vuota, grazie all’assenza dei genitori partiti per una lunga vacanza, la vita di Joel prenderà una piega diversa da ogni sua aspettativa. Sesso e prostituzione diventeranno il perno attorno al quale dondolerà il destino di Joel; l’incontro con Lana (interpretata da Rebecca De Mornay), giovane squillo di lusso, sarà l’occasione per Joel di creare una redditizia attività di incontri “hot”. La calda coppia, però, dovrà fare i conti con Guido, protettore italo americano.

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Risky Business – Fuori i vecchi…i figli ballano, pellicola del 1983 made in USA, è un film scritto e diretto da Paul Brickman. Graffiante, ironico e all’avanguardia, Risky Business è una sovversione di idee e concetti che suonano come barzellette. Paul Brickman è riuscito in un solo colpo a mettere in risalto quel finto perbenismo che ha caratterizzato la società statunitense negli anni che furono, e nello stesso tempo ha reso questa sovversione un punto di comica riflessione sul bigottismo americano. La pungente comicità, mischiata con una buona direzione della fotografia, una trama niente male ed una sceneggiatura scorrevole, fanno di questa pellicola un classico della cinematografia a stelle e strisce.

risky_business1Risky Business, nonostante sia un film degli anni ’80, guardato a distanza di trent’anni rimane comunque attuale; la lungimiranza di questa pellicola è forse una delle caratteristiche più sorprendenti. Inoltre, Risky Business, è il film che ha portato al successo un giovane e talentuoso Tom Cruise, affiancato da una più che mai azzeccata Rebecca De Mornay, perfetta per il ruolo di Lana. Se, da una parte, il vecchio stampo americano viene condannato, da un’altra parte è stato osannato, per fini meramente commerciali, l’aspetto stereotipato del vivere americano, anche se nel complesso, come in altre pellicole, non crea un eccessivo fastidio. Immortale è la scena nella quale Tom Cruise balla come se fosse impossessato, sulle note di Old Time Rock & Roll; questa parte del film, che meglio descrive la vita del “topo” quando i “gatti” non ci sono. Favolosa è anche la scena girata in metropolitana, scena in cui i due protagonisti possono abbandonarsi senza pudore tra le braccia degli istinti.

Risky Business è un film poco impegnativo, divertente e graffiante, meritevole di un 7 come voto finale.

Risky Business – Fuori i vecchi… i figli ballano. Titolo originale Risky Business. Commedia, durata 96′ min. – USA 1983. Un film di Paul Brickman. Con Tom Cruise, Curtis Armstrong, Rebecca De Mornay, Joe Pantoliano, Richard Masur.

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RETROREVIEW: Cast Away, la Recensione

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“Torno subito”

Chuck Noland (interpretato da Tom Hanks), è il dirigente operativo della FedEx, l’azienda di spedizione più popolare del mondo. Vive una vita normale nella città di Memphis, è innamorato della sua fidanzata Kelly e sta per decidere di chiederle la mano. Prima di farlo, però, dovrà affrontare un lungo viaggio di lavoro verso la Thailandia. Durante il volo, l’aereo FedEx precipita in mare e l’unico a salvarsi è Chuck, che spaesato si ritrova su un’isola deserta.

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Qui l’unica cosa che conta è la sopravvivenza: Chuck beve il succo delle noci di cocco, mangia granchi, estrae un dente malato con la punta di un pattino da ghiaccio, riesce, dopo tanti tentativi falliti, ad accendere il fuoco. Della vita “normale”gli rimangono solo alcuni pacchi, naufragati insieme a Chuck. In uno di questi pacchi trova un pallone; in un gesto di rabbia, Chuck imprime la sagoma della sua mano insanguinata sul pallone, disegna un volto dalla vaga sembianza umana e gli da il nome di Wilson, la marca impressa sul pallone. Wilson diventerà il migliore amico di Chuck, l’ancora che terrà salda la sua mente e la sua psiche durante il lungo ed estenuante soggiorno sull’isola.

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La speranza è racchiusa nell’orologio a cipolla che Chuck è riuscito a conservare: al suo interno una fotografia di Kelly, alimenterà la voglia di tornare a casa. Trascorreranno quattro anni prima di ritornare alla civiltà, li dove lo attende la sua vita passata, ed un presente difficile da accettare.

Cast Away, film del 2000 diretto da Robert Zemeckis, è il racconto di un Robinson Crusoe dell’era moderna, un’era in cui, per pubblicizzare uno sponsor a tratti invadenti, lo si rende parte del film stesso. La scelta, presa per ammortizzare i costi elevati di produzione, nonostante tutto riesce a trovare il proprio spazio all’interno della storia, senza eccedere nell’invadenza più plateale.

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Conclusa la piccola e, in fondo, innocente nota dolente, di Cast Away non si può dire altro che è un film a cinque stelle: a partire dall’eccellente interpretazione di Tom Hanks, che per calarsi nei panni del superstite ha perso più di venti chili, fino ad arrivare alla trama, vissuta dallo spettatore dal primo secondo di pellicola fino all’ultimo, Cast Away può essere definito un film di impatto emotivo superiore. Degna di nota è la scena dell’incidente aereo: una scena talmente caotica da proiettare lo spettatore all’interno del film, fino a fargli vivere la sensazione di vuoto nello stomaco durante la caduta nel vuoto.

Un film eccezionale sotto ogni aspetto, meritevole di un 8 come voto finale.

 

Curiosità

 

  • Il film è stato girato a Monuriki, isola facente parte del complesso delle Isole Mamanuca. Dopo il successo del film, Monuriki è diventata una vera e propria meta turistica.
  • Per dare tempo a Tom Hanks di perdere circa 20 chili, il film è stato girato in due periodi di tempo diversi, uno a distanza di mesi dall’altro. Nella prima parte di riprese sono state girate le scene della vita nella civiltà, nella seconda parte le scene da superstite sull’isola deserta.
  • Durante la pausa tra un sessione di riprese e l’altra, Zemeckis ha diretto un altro film: “Le verità nascoste”.
  • Wilson nel 2001, ha vinto un premio come miglior oggetto inanimato, durante il Broadcast Film Critics Association Award.

 

<<Clicca qui per vedere il trailer su Youtube>>

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Cast Away, un film di Robert Zemeckis. Con Tom Hanks, Helen Hunt, Nick Searcy, Christopher Noth, Lari White, Geoffrey Blake, Jenifer Lewis, David Allen Brooks, Semion Suradikov, Nan Martin, Peter von Berg, Dmitri S. Boudrine, Leonid Citer, Anne Bellamy, Dennis Letts, Wendy Worthington, Skye McKenzie, Valerie Wildman, John Duerler, Steve Monroe, Ashley Trefger, Lindsey Trefger, Allysa Gainer, Kaitlin Gainer, Lauren Gainer, Al Pugliese, Gregory Pugliese, Brandon Reinhart, Matthew Reinhart. Drammatico, durata 143 minuti. USA 2002.