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“Andare o Restare” un dilemma generazionale: la riflessione da uno studio sulla creatività

teresa antignani

Richiamare l’attenzione sulla questione dell’emigrazione “forzata” è un atto che si deve a se stessi. Il problema semmai è quello di riuscire a cogliere in  termini critici le contraddizioni oggettive di una realtà che storicamente si impone, col fine ultimo di non incappare nella morsa dell’impossibilità. Propongo qui una breve parentesi che ha la pretesa della scientificità, solo per sottolineare quanto è sotto gli occhi di ognuno di noi.

“Andare o restare”, costituisce l’interrogativo tipico della nuova generazione umana, che esprime chiaramente un disagio tutto nevrotico frutto di una scissione interna tra la volontà di “restare per cambiare” e quella di “andare” con la speranza di una prospettiva futura.

In senso stretto è l’interrogativo che si pone quotidianamente un giovane abitante di un qualsiasi piccolo centro dell’Italia Meridionale. In senso più ampio è l’interrogativo che si pone un giovane abitante di un qualsiasi piccolo centro del meridione del mondo. La mania dell’altrove, dell’opportunità, del successo, o della semplice ricerca di una vita dignitosamente sostenibile a livello economico, è una pandemia che si dà da-per-sempre, e da-per-sempre ci si ostina a perseguire una orba dimenticanza sulla possibilità che questa tendenza, così ben radicata da parere un fattore biologico, sia finemente e socialmente costruita, storicamente determinata, più che essere frutto “di una natura nomade dell’uomo”. Quel che contrariamente mi pare naturalmente umano è forse proprio tutto il “resto”, questo resto include le capacità di adattamento, trasformazione dell’ambiente circostante, mutamento della realtà data.

Ecco perché parlare di creatività nel Mezzogiorno italiano, avvalendosi di una ricerca che promuove l’utilizzo del metodo scientifico mi pare possa avere un senso profondo in questo momento storico (o comunque dal 1861 in poi)

Quelli che tenterò di descrivere sono i risultati di uno studio empirico di comunità condotto nella provincia di Caserta (Presenzano), in cui è stato coinvolto 1/6 della popolazione locale (in totale 221 soggetti); premessa  dello studio era la volontà di indagare la presenza di un eventuale potenziale creativo in un campione di soggetti risultati altamente conformisti da una ricerca socio-psicologica precedente. L’oggetto dell’indagine è dunque la creatività, ricercata nei termini della psicologia individuale e sociale, accostata alla studio della percezione di un’opera d’arte. Una creatività indagata molecolarmente, in uno di quei contesti geopolitici che paiono impossibili da mutare.

Di seguito alcuni stralci dei risultati dell’indagine estremamente sintetizzati.

“Dall’analisi dei dati è risultata esservi una differenziazione tra generi. Quel che ne risulta significativa è la chiara propensione femminile a prediligere tipologie di attività che sottolineano una viva esigenza di plasmazione della materia  e trasformazione tangibile del reale. L’indagine, in questo senso, ha solamente permesso di sottolineare e rimarcare una potenzialità creativa , presente in queste donne, chiaramente  indirizzata ad un mutamento visibile ed effettivo del dato reale.(…)

(…) Oltre alla differenza di genere si è posta l’attenzione su un altro dato significativo concernente l’istruzione. Quello che mette in risalto questo dato (istruzione-età) è un dato di fatto facilmente attestabile: i più anziani hanno un contatto con la realtà molto più florido e vivo dei soggetti giovani , che più facilmente tendono all’astrazione, fino a perdere il contatto reale con l’interiorizzazione delle proprie esperienze, più per una serie di trasformazioni legate al mondo tecnologico e sociale che li confonde e smarrisce (social network et simili), che non per qualità conferitegli da istruzione e gioventù. Nonostante la tentazione di trarre una conclusione teorica a carattere generale ,tale per cui l’intelligenza è migliorata dall’istruzione, non lo si può affermare per quel che concerne la creatività:  ad un maggior livello di istruzione non  possiamo dimostrare che aumenti un eventuale potenziale creativo, sembra essere altresì presente una modalità differente di espressione  di questo; a tal proposito la riflessione slitta su tutt’altro piano, potremmo affermare in effetti che i soggetti con un livello di istruzione minore posseggono una libertà di interazione con la materia, una intelligenza artigianale, che i più giovani ed istruiti non hanno.

(…) Risulta che disoccupati e pensionati sono i soggetti con il più alto indice di attrazione alla complessità (considerata una delle caratteristiche proprie degli individui creativi). Questo dato mette in luce le grandi potenzialità di due  intere generazioni, una più giovane attanagliata nella morsa della disoccupazione, ed una reclusa ai circoli per anziani, entrambe considerate letteralmente “inutili” in vista di una egemonica concezione di produttività interamente  associata alla sfera economica. I dati citati in questo paragrafo mettono in evidenza come proprio nelle categorie e nelle fasce sociali  considerate più “deboli” (donne, anziani, disoccupati), sia presente un potenziale creativo enorme inespresso , le cui potenzialità di trasformazione ed esplicazione in ambito pubblico risultano neutralizzate da una comune ed ideologica, nonché erronea, concezione socialmente costruita.”

Il fatto che si sia voluto accostare uno studio sulla personalità ad uno studio di  percezione dell’oggetto stimolo d’arte, è dovuto alla estrema convinzione che molti limiti concernenti la percezione, in particolare dell’arte, possano essere abbattuti, proprio perché precostituiti dalla struttura sociale stessa. La percezione di un qualcosa di estraneo e minaccioso in questi individui, è scomparsa nel momento del coinvolgimento diretto. Il discorso in questo senso sarebbe volto ad una nuova tipologia di antropologia solidalistica, che preveda  un’azione pedagogica e sociale dell’esercizio artistico ed intellettuale, piuttosto che finanziario ed elitario.

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Il nesso con le problematiche esposte all’inizio di questo articolo sono molteplici. Nonostante possa essere effettuata una generalizzazione più ampia, lo studio mostra che potenzialità creative presenti in questo Sud sono enormi e da ricercarsi in primis nelle fasce sociali che in larga misura vivono questi luoghi con più disagio.

In pratica, il disoccupato, la donna, l’anziano sono risorse inesauribili, che per una questione tutta legata al “buon costume” del lavoro, del maschilismo, della esaltazione della gioventù, neanche si rendono conto di essere una vera e propria miniera di possibilità. In vista di questo le percentuali di disoccupazione e la media d’età dei piccoli centri del Sud non possono e non devono più essere letti come dati catastrofici legati alla questione meridionale, ma come incredibili potenzialità e risorse culturali e umane vivissime che urgono un riconoscimento privilegiato ed un coinvolgimento immediato nel contesto comunitario.

In questa prospettiva la sola opzione che vede coinvolte le istituzioni non è sufficiente. La necessità principale , l’emergenza più viva consiste nella presa di coscienza individuale di questi individui delle proprie capacità creative, per riscoprire e credere possibile un cambiamento radicale e necessario nella vita sociale di tutte le piccole comunità del Mezzogiorno, con la finalità di riuscire a “creare” un contesto reale e migliore dove si è, senza dover inseguire la chimera del sogno americano per finire sfruttati, sradicati e ben pagati.

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Terremoto, Putin offre aiuto all’Italia inviando una sua task force

Attorno al centro Italia – scosso stanotte dal terremoto di magnitudo 6 che ha avuto il suo epicentro nel reatino – si stringe una solidarietà eccezionale che arriva bel oltre il confine.

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Fino a Mosca che, con due telegrammi, ha espresso solidarietà al nostro Paese e messo a disposizione l’esperienza dei suoi soccorritori per “liquidare le conseguenze del sisma”.

La prima comunicazione arriva dal vertice del Cremlino. Vladmir Putini ha porto le proprie condoglianze al presidente del Consiglio italiano Matteo Renzi. “La Russia – si legge nel telegramma inviato dallo “zar” al nostro premier – condivide il dolore della popolazione italiana, ed è pronta ad assicurare la necessaria assistenza per affrontare l’emergenza successiva al terremoto”.

La seconda comunicazione arriva dalla task-force russa leader nelle operazioni in caso di calamità naturale. Il ministro delle Situazioni di Emergenza russo Vladimir Puchkov – secondo quando riporta l’agenzia russa Interfax – ha inviato un telegramma al capo della Protezione civile Fabrizio Curcio offrendo “assistenza pratica” all’Italia nelle operazioni di rimozione delle macerie e di ricerca dei dispersi.

La Federazione Russa sarebbe disposta ad inviare gli uomini dell’unità “Tsentrospas” e il complesso diagnostico mobile “Struna” – dotato di attrezzature all’avanguardia e tecnologia avanzata – per effettuare la stima della profondità dei danni riportati da edifici ed infrastrutture.

Già nel 2006, l’allora capo del Ministero delle Emergenze russo Sergey Shoygu – oggi ministro della Difesa – ha visitato le località colpite dal sisma dell’Aquila.

Le unità di soccorso del Cremlino – attualmente impegnate nelle missioni umanitarie in Siria e Donbass – si sono sempre distinte per i loro interventi nel mondo. Nel 2014, ad esempio, 72 soccorritori russi dell’unità “Tsentrospas” e due elicotteri “Ka-32” del ministero delle Situazioni di Emergenza russo hanno contribuito in Serbia – piegata dall’alluvione – alle operazioni di ricerca e salvataggio degli alluvionati.

Buon compleanno, Internet: sono 25 anni che navighiamo

Oggi Internet compie 25 anni, perché era il 23 agosto 1991 quando la prima pagina di quello che sarebbe diventato “il Web” (questa qui) –>> http://info.cern.ch/hypertext/WWW/TheProject.html

L’invenzione della “tripla doppia v” (il www che vediamo davanti alla maggior parte degli indirizzi dei siti) si deve allo scienziato inglese Tim Berners-Lee (sì, quello che adesso è fra i testimonial della… Tim ), che all’epoca lavorava con un contratto a termine per il Cern di Ginevra ed ebbe l’idea di creare uno spazio condiviso per restare in contatto con i colleghi: lo sviluppò insieme con il belga Robert Cailliau a partire dal 1989 (da qui il “bisticcio” delle date sul compleanno di Internet) e lo rese pubblico appunto nell’agosto del 1991.
– il primo “sito” registrato (anche se i siti ancora non esistevano, e nemmeno la Rete) risale al 15 marzo del 1985: è symbolics.com e appartiene a una ditta di Dallas che produce(va) computer;
– nel 1994 nacque Yahoo , che ora sta morendo sotto i colpi di Google e della concorrenza;

– nel 1995 nacque Amazon, il cui logo, con la freccia che va dalla A alla Z, significa che «qui puoi comprare tutto», appunto «dalla A alla Z»;

– il 1998 è l’anno dell’arrivo di Google (foto) , che oggi utilizza sino a 1000 computer contemporaneamente per risponde a ognuna delle nostre ricerche;


per altre informazioni cliccare qui

http://www.ilsecoloxix.it/p/magazine/2016/08/23/AS2yJ8zD-navighiamo_compleanno_internet.shtml

Tokyo: Lo spot delle Olimpiadi 2020 con Holly e Benji, e non solo loro. Il Giappone conquista l’occidente con i suoi prodotti di punta

[youtube https://www.youtube.com/watch?v=FNuqKVG781I]

I geni Giapponesi hanno creato questo “teaser” per Tokyo 2020, e ci hanno infilato dentro i loro prodotti migliori.

Su tutti Captain Tsubasa (da noi conosciuto come Holly e Benji), ma anche altri (che vi invitiamo a scoprire da soli).

Una grande trovata pubblicitaria, l’idea di sfruttare la popolarità degli Anime in occidente per “accendere” un faro sulle prossime Olimpiadi.

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Santa Maria a Vico. Raffica di furti in città, la solidarietà del Comune

Andrea Pirozzi

Andrea Pirozzi

SANTA MARIA A VICO. “Esprimiamo solidarietà e preoccupazione a nome di tutta l’amministrazione per l’escalation di episodi di furto che si stanno verificando nel nostro Comune. Solidarietà umana e istituzionale nei confronti delle famiglie colpite”. Non si fanno attendere le dichiarazioni del sindaco Andrea Pirozzi e del vicesindaco Pasquale Crisci. “Santa Maria a Vico negli ultimi giorni è stata protagonista, suo malgrado, di numerosi furti in abitazioni e locali pubblici che hanno contribuito ad accrescere il livello di paura nei cittadini. Altissimo è il livello di guardia degli operatori di pubblica sicurezza e dell’amministrazione comunale. A breve sarà installato un innovativo sistema di videosorveglianza Full HD, unico a riconoscimento facciale, dotato di due monitor collegati con la caserma dei CC e la Polizia Municipale, con i quali è possibile interagire attraverso un microfono. – Lo annuncia l’assessore all’Ambiente Pasquale Crisci – Abbiamo aspettato il bando della Regione Campania per l’accesso al finanziamento che ci permette un sistema di videosorveglianza avanzato tecnologicamente, la sicurezza è una priorità assoluta ma, purtroppo, le casse comunali non ci avrebbero consentito un progetto per la sicurezza con queste caratteristiche, capace di contrastare il fenomeno dei furti, dei reati ambientali e di garantire, pertanto, una maggiore sicurezza ai vari centri abitati”. “La sicurezza è al centro dell’attività amministrativa, per questo motivo – aggiunge il sindaco Andrea Pirozzi – è nostra priorità attivare ogni possibile misura per il contrasto del fenomeno. Alla precarietà economica che attraversiamo non si deve aggiungere anche la paura di non essere al sicuro. Abbiamo sentito il dovere di intervenire per dire ai cittadini che la sicurezza è una condizione da difendere con tutte le nostre energie, ma è necessario uno sforzo da parte di tutti: istituzioni, forze dell’ordine e società civile, bisogna denunciare e segnalare ogni forma di azione illegale. Senza ombra di dubbio possiamo confermare il massimo impegno delle Forze dell’Ordine per prevenire e tutelare i cittadini, nonostante l’esiguità delle unità disponibili. Chiediamo di rivedere le norme, invochiamo con fermezza la certezza della pena e tolleranza zero”.

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Caserta. Parcheggiatori abusivi nei pressi della Reggia

(ANSA)

(ANSA)

CASERTA. Autovetture parcheggiate a raso a ridosso dei marciapiedi o a spina di pesce per ottimizzare lo spazio a qualche metro dalle mura settecentesche della Reggia di Caserta, con i parcheggiatori abusivi padroni dell’area. Si presentava così ieri sera la piazzetta a pochi passi dall’entrata principale della Reggia Vanvitelliana, patrimonio dell’Unesco. Si tratta di un’area che di giorno è interdetta alla circolazione e al parcheggio delle automobili, e controllata a turno dai vigili urbani e dalle forze dell’ordine, anche perché vi sono ubicati altri pezzi importanti del complesso borbonico, come il giardino della Flora e l’entrata del palazzo che ospita la Scuola Nazionale dell’Amministrazione. Di sera però tutto cambia. (ANSA)

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Caserta/Castel Volturno. Furto di un’auto: denunciati tre malviventi

polizia

CASERTA/CASTEL VOLTURNO. La Polizia di Stato di Caserta ha denunciato un 52enne, di Pozzuoli (NA), un 34enne ed un 32enne, questi ultimi di Castel Volturno (CE), per furto aggravato di un’auto. Sequestrati una centralina e attrezzi per lo scasso. A Caserta gli uomini dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura, a seguito dei rafforzati servizi di controllo del territorio disposti dal Questore  per prevenire e contrastare i fenomeni delittuosi, in particolare quelli predatori, sono intervenuti, su nota della sala Operativa, in via Benedetto Croce ove era stato segnalato il furto di una vettura. Sul posto gli agenti hanno accertato che un’ auto  parcheggiata a ridosso di un’ abitazione era stata rubata. Proprio in quel frangente è transitata una vettura con a bordo tre uomini. I poliziotti hanno bloccato i tre e nel corso di una perquisizione, a bordo del veicolo, hanno  rinvenuto  una centralina  motore ricodificata per vetture a numerosi attrezzi per lo scasso. I tre  risultavano annoverare numerosi precedenti di polizia  anche per furto. Gli agenti durante un giro di ricognizione nelle strade adiacenti, in via Tazzoli, hanno  rinvenuto e recuperato  la vettura rubata che presentava le serrature forzate, il blocco accensione manomesso e cruscotto smontato. I tre malviventi sono stati denunciati alla competente Autorità Giudiziaria per furto aggravato e mentre  gli attrezzi per lo scasso sono stati sequestrati. Gli agenti hanno restituito la vettura  alla legittima proprietaria. Nei confronti dei tre uomini è stato attivato il procedimento per l’ irrogazione del Divieto di Ritorno nel Comune di Caserta emesso dal Questore .

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San Marcellino – Raccolta rifiuti, domani l’incontro al Comune con i lavoratori

“Siamo vicini ai lavoratori e con loro vinceremo questa battaglia”: il sindaco di San Marcellino Anacleto Colombiano risponde all’appello della Flaica uniti Cub ed invita per lunedì 22 agosto, alle 10.30, i rappresentanti sindacali del cantiere di San Marcellino a partecipare ad un incontro per discutere delle problematica legata al mancato pagamento degli stipendi da parte della Ecologia Falzarano, azienda che si occupa del servizio di raccolta dei rifiuti sul territorio di San Marcellino ed hanno comunicato uno sciopero per il 5 settembre.

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Ma il primo cittadino Colombiano sottolinea ancora una volta che “sono state pagate le fatture del mese di maggio e di giugno come previsto da legge, regolarmente entro i 60 giorni rispettando ogni accordo preso con la società. Di fatto l’azienda ha incassato i soldi ma non ha ancora pagato i dipendenti che devono far fronte alle spese per mantenere le proprie famiglie. Capiamo perfettamente il loro disappunto e per questo motivo le porte del Municipio lunedì si apriranno per far sì che si decida una strategia comune per ridare tranquillità a chi lavora nella nostra San Marcellino”.

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Calvi Risorta. Raccolta dei rifiuti assente, Taffuri: “Dove sono oggi i signori del pd?”

L'Avv. Massimo Taffuri

L’Avv. Massimo Taffuri

CALVI RISORTA. Mi associo alle giuste lamentele di un assente servizio di raccolta dell’immondizia e faccio mia la dichiarazione di Nicola Elia, pubblicata qualche giorno fa.

Con una punta di stizza, e volendo provocatoriamente fare polemica (senza nascondermi dietro un dito), chiedo a tutti i caleni, dove sono i signori del PD quando attaccavano Marrocco per il “paese sporco”, nonostante i controlli continui dell’Amministrazione, che ha inconfutabilmente evitato la lievitazione dell’ immondizia, come oggi siamo abituati a vedere.

Ci stiamo abituando anche all’assenza di polemiche del PD contro un “paese sporco” ? forse perché non c’è più l’incolpevole capro espiatorio ? a dire il vero, ci stiamo abituando anche ad un altro evento, ossia a quello che vede Cipro Remo molto presente sul territorio negli ultimi mesi, facendo campagna elettorale per il nipote Giuliano, già dato per eletto come vice-sindaco o addirittura (come qualche voce bisbiglia) come Sindaco.

Questa è la situazione, solo polemiche sterili del PD, a cui ho aggiunto la mia, ma con una impronta di vera critica.

Raccolgo, dunque, la sfida di Nicola Elia e Antonello Bonacci di costruire la giusta classe dirigenziale per il nostro piccolo comune, fatto di persone perbene, non legate ad un passato politico sconquassato e fallimentare e con il serio intento di sollevarne le sorti, nel limite del possibile e con gli scarsi mezzi ancora in possesso agli enti comunali.

C.S.

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