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Terremoto, Putin offre aiuto all’Italia inviando una sua task force

Attorno al centro Italia – scosso stanotte dal terremoto di magnitudo 6 che ha avuto il suo epicentro nel reatino – si stringe una solidarietà eccezionale che arriva bel oltre il confine.

putin

Fino a Mosca che, con due telegrammi, ha espresso solidarietà al nostro Paese e messo a disposizione l’esperienza dei suoi soccorritori per “liquidare le conseguenze del sisma”.

La prima comunicazione arriva dal vertice del Cremlino. Vladmir Putini ha porto le proprie condoglianze al presidente del Consiglio italiano Matteo Renzi. “La Russia – si legge nel telegramma inviato dallo “zar” al nostro premier – condivide il dolore della popolazione italiana, ed è pronta ad assicurare la necessaria assistenza per affrontare l’emergenza successiva al terremoto”.

La seconda comunicazione arriva dalla task-force russa leader nelle operazioni in caso di calamità naturale. Il ministro delle Situazioni di Emergenza russo Vladimir Puchkov – secondo quando riporta l’agenzia russa Interfax – ha inviato un telegramma al capo della Protezione civile Fabrizio Curcio offrendo “assistenza pratica” all’Italia nelle operazioni di rimozione delle macerie e di ricerca dei dispersi.

La Federazione Russa sarebbe disposta ad inviare gli uomini dell’unità “Tsentrospas” e il complesso diagnostico mobile “Struna” – dotato di attrezzature all’avanguardia e tecnologia avanzata – per effettuare la stima della profondità dei danni riportati da edifici ed infrastrutture.

Già nel 2006, l’allora capo del Ministero delle Emergenze russo Sergey Shoygu – oggi ministro della Difesa – ha visitato le località colpite dal sisma dell’Aquila.

Le unità di soccorso del Cremlino – attualmente impegnate nelle missioni umanitarie in Siria e Donbass – si sono sempre distinte per i loro interventi nel mondo. Nel 2014, ad esempio, 72 soccorritori russi dell’unità “Tsentrospas” e due elicotteri “Ka-32” del ministero delle Situazioni di Emergenza russo hanno contribuito in Serbia – piegata dall’alluvione – alle operazioni di ricerca e salvataggio degli alluvionati.

Giugliano in Campania. Terra dei Fuochi, Zinzi: “Intensificare la lotta all’economia sommersa”

Zinzi Giugliano

GIUGLIANO IN CAMPANIA. Il presidente della III Commissione speciale ‘Terra dei Fuochi, bonifiche, ecomafie’ della Regione Campania, Gianpiero Zinzi, ha partecipato al convegno organizzato dall’associazione di promozione sociale ‘Osservatorio Costiero’ presso l’auditorium del IV Circolo di Giugliano in Campania.  All’incontro, dal tema ‘Terra dei Fuochi: risvolti amministrativi, giuridici e giudiziari’, hanno preso parte anche l’incaricato per il fenomeno dei roghi di rifiuti, il prefetto Donato Cafagna, l’avvocato Francesco Casillo, il presidente dell’associazione Osservatorio costiero, Antimo Lucignano, il colonnello Claudio Mazzarese Fardella Mungivera, l’amministratore giudiziario, Gianluca Casillo e il magistrato del Csm, Antonello Ardituro. Tra i diversi aspetti emersi nel corso del convegno, da segnalare quello relativo alla filiera del sommerso. “Il problema relativo alla Terra dei Fuochi – ha dichiarato il presidente Zinzi – va considerato ed affrontato nella sua interezza. Si parla esclusivamente di ecoballe come se lo smaltimento fosse la soluzione alle difficoltà dei territori, in realtà bisogna considerare anche altri aspetti. Basti pensare ad esempio che gli scarti delle produzioni di beni contraffatti non possono essere smaltiti legalmente e queste attività favoriscono l’abbandono incontrollato dei rifiuti e i roghi. Comportamenti corretti devono, però, essere accompagnati da un deciso intervento dello Stato con incentivi per favorire l’emersione delle attività economiche che operano a nero”.