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Breaking News. Arriva il teaser del live action su Goldrake. Lo farà la Disney nel 2021

(foto di Paolo Barbieri)

Oggi è una giornata memorabile per tutti gli appassionati del robot nato dalla geniale mente del mangaka Go Nagai. Sarà prodotto dalla Disney, garanzia di qualità che tranquillizza gli appassionati.

La storia sarà ambientata in Italia e sarà una parentesi durante la guerra contro vega dove il giovane principe di Fleed verrà a difendere Koji, restato incastrato in un piccolo paesello del sud Italia.

Da lì inizierà un combattimento con il mostro di vega Koge Son Edi, il più potente di tutti che, dopo tanto sforzo, alla fine verrà sconfitto. Al momento non si conoscono altre indiscrezioni in merito alla trama.

Un cast d’eccezione è stato scelto per l’occasione. Actarus, infatti, sarà interpretato da Henry Cavill, mentre Koji sarà (per rispettare le nuove norme) sarà di colore e verrà interpretato da Jaden Smith. Venusia sarà Scarlett Johanson e Maria Fleed, la sorella del protagonista, sarà un’attrice italiana, la bellissima Miriam Leone. Nel ruolo di Procton, invece, il grandissimo Gene Hackmann. Molte aspettative per il mitico Boss, che sarà il grande Zach Galifianakis

Ancora poco si sa di questo progetto, ma sicuramente è quello che tutti i fan del Bel Paese volevano sentire. Aspettiamo il trailer, con ansia, intanto guardatevi questo:

https://youtu.be/O0egqHrjG-o
Henry Cavill: 10 curiosità sull'attore di The Witcher - Telefilm Central
Henry Cavill, secondo le indiscrezioni interpreterà Actarus (Duke Fleed)
Will Smith: figlio Jaden apre ristorante vegan per senzatetto | Popcorn Tv
Jade Smith sarà il celebre Koji Kabuto, pilota del TFO, del Goldrake 2 e del Mazinger Z
Patrick Zaki ultime notizie: il video di Scarlett Johansson
Scarlett Johanson sarà Venusia (Hikaru Makiba)
Miriam Leone “smascherata”! Eccola a spasso con il fidanzato - Tgcom24
La bellissima Miriam Leone, orgoglio italiano, sarà Maria Grace Fleed.
Gene Hackman - Wikipedia
Jehe Hackmann interpreterà il prof. Procton (Genzo Umon)
Zach Galifianakis
Zach Galifianakis sarà il Boss
Milano | Inquinamento: il mostro del lago Gerundo è tornato in vita -  Urbanfile Blog
Il mostro di Vega Koge Son Edi

spero vi sia piaciuto questo PESCE D’APRILE

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Un videogioco su Goldrake. L’idea folle di Microids

Il publisher francese Microids e Dynamic Planning hanno annunciato lo sviluppo di un nuovo videogioco dedicato a UFO Robot Grendizer (UFO Robot Goldrake in Italia), una delle serie più famose e amate di Go Nagai.

Microids pubblicherà un videogioco d’azione basato su Goldrake su PC e console non meglio specificate, al momento non ci sono purtroppo altri dettagli sulle piattaforme e sulla finestra di lancio. Il videogioco avrà come protagonista Duke Fleed (in Italia Actarus) e Goldrake e permetterà ai giocatori di “immergersi in una storia basata sul riscatto, il coraggio e la lealtà.

UFO Robot Grendizer è stato lanciato nel 1975 riscuotendo sin da subito un notevole successo in tutto il mondo e particolarmente in Francia (con il nome Goldorak) e in Italia (con il titolo Goldrake), contribuendo in maniera significativa al boom internazionale dell’animazione giapponese.

Non sono stati diffusi altri dettagli sul progetto, rivelato in anteprima dalla testata giapponese 4Gamer, il publisher Microids non ha ancora diffuso un comunicato stampa per i mercati occidentali e dunque possiamo solamente restare in attesa di nuove informazioni sul videogioco di Goldrake.

Certamente si tratta di una bella notizia per tutti i fan di Go Nagai e dei robottoni giapponesi, che potranno mettere le mani su un videogioco dedicato ad uno dei personaggi più iconici della cultura Pop degli ultimi 50 anni.

il robottone, in realtà, era già apparso i nalcuni giochi come i vari Super Robot Wars ma aveva fatto una piccola apparizione anche in altri videogiochi. Staremo a vedere cosa ne uscirà. Vi terrò informati.

Goldrake, Grande Mazinga e Getter Robot g contro il Dragosauro

L’epica battaglia di Goldrake, Grande Mazinga e Getter Robot che segnò il primo “crossover” degli eroi di Go Nagai.

Questa è la storia del primo film Anime crossposting con tutti i robot uniti contro un nemico comune. #Goldrake (Grendizer), Grande #Mazinga e #Getter Robot G uniti contro la più grande minaccia dell’Umanità. Come andrà a finire?

Vecchi e nuovi Cartoni Animati. Le abissali differenze

Che ci sia una differenza tra vecchi e nuovi cartoni animati, mi pare un dato di fatto insindacabile.

Lo faccio ormai da anni, da quando il mio primo nipote ha cominciato ad interessarsi a quella macchina infernale che risponde al nome di TV. Il sabato mattina, ormai da almeno 5/6 anni i miei nipoti vengono a casa er stare con lo zio “Nerd”. Vogliamo vedere i cartoni! E allora li ho accontentati. Apro Netflix e li metto a guardare i loro preferiti.

Mi sono accorto da tempo che la stragrande parte dell’offerta televisiva dedicata ai bambini (target tra 5 e 10 anni) è per lo più basata sul demenziale. Demenziale – occorre specificarlo – non è il giudizio personale attribuito a questo o quel cartone animato: per demenziale, intendiamo un vero e proprio genere televisivo, così come può intendersi il genere drammatico, comico, fantascientifico o fantasy, quando per esempio parliamo di film. Sicuramente il genere demenziale è un tipo di cartoon che grazie alle sue freddure diverte, non c’è dubbio. Mi chiedevo, però, come questo tipo di Cartoni animati possa impoverire il lessico dei giovani, delle nuove generazioni.

Assisto dunque (e in silenzio) alle puntate di Clarence, di Uncle Grandpa, dei Titans, oppure di The Regular Show: questi, solo per citarne alcuni. Attenzione, cartoni animati su cui – prima ancora del nostro giudizio – interviene (per fortuna) la censura a tutela dei minori, tagliando di fatto scene inappropriate per contenuti o linguaggio. Va da sé che al netto delle scene tagliate, è legittimo domandarsi dove queste “fortunate serie” vadano a parare. Qual è l’obiettivo finale? Posto che – a torto o ragione – quando ci sono di mezzo i bambini, porsi questo interrogativo non è un’eventualità, quanto una necessità. Il punto è: qual è il fine ultimo della stupidità elevata all’ennesima potenza?

La differenza dei cartoon di oggi rispetto a quelli di ieri, onestamente, è enorme. Non per qualità, i tempi sono diversi, i mezzi di oggi infinitamente migliori, ma dal punto di vista narrativo. A quei tempi, infatti, era difficile imbattersi in cartoni animati in cui ogni puntata bastava a se stessa. Esistevano due fini: il primo fine era propedeutico al pubblico che maturava i primi sentimenti guardando i cartoni animati, e poi – l’ovvio – il fine conclusivo del cartone animato che, per quanto banale, consistenza nel trionfo di concetti fondamentali, quali amore, bene, merito e giustizia. La conclusione, era un trionfo atteso e sperato. Quei cartoni animati avevano quindi un principio e una fine, e ogni puntata era collegata l’una all’altra secondo un filo conduttore e una logica, al di là, chiaramente, che il prodotto potesse piacere o meno. [cit. Omar Kamal]

Esistevano due fini: il primo fine era propedeutico al pubblico che maturava i primi sentimenti guardando i cartoni animati, e poi – l’ovvio – il fine conclusivo del cartone animato che, per quanto banale, consistenza nel trionfo di concetti fondamentali, quali amore, bene, merito e giustizia. La conclusione, era un trionfo atteso e sperato. Quei cartoni animati avevano quindi un principio e una fine, e ogni puntata era collegata l’una all’altra secondo un filo conduttore e una logica, al di là, chiaramente, che il prodotto potesse piacere o meno.

Oggi il grosso del genere demenziale è fine a se stesso. Non conduce da nessuna parte, se non ad un probabile impoverimento linguistico e sentimentale. Non tutto è da buttar via, per carità. Ma cosa può apprendere un bambino, passivamente, da tutto questo? La capacità di fare battute? L’idea che le relazioni sociali siano a tutti gli effetti un qualcosa di surreale? Vero che poi, noialtri siamo figli dell’estensione animata dei manga giapponesi: in loro c’era speranza, c’erano battaglie e profonda ricerca di un senso futuro delle cose (oltre alla comicità che c’era, ed è bene ricordarlo, non era demenziale). C’erano di mezzo battaglie nobili, al di là del fatto che parliamo di Ken il Guerriero, L’uomo tigre o Lady Oscar. Contenuti forti, certo che sì, ma in grado trasmettere il senso di giustizia condiviso che – diciamocela tutta – oggi si fa difficoltà a trovare.

cosa può apprendere un bambino, passivamente, da tutto questo?

Spesso ci indigniamo quando vediamo la De Filippi, la D’Urso e tutto il trash dei “Grandi Fratelli” e delle “Isole dei Famosi” che ci viene propinato in tutte le salse. Molti si lamentano, è il male? Perché allora non facciamo qualcosa per “selezionare” ciò che guardano in TV i nostri bambini?

Una cosa è sicuramente vera, se diamo per certo che noi siamo anche ciò che leggiamo, allora è altrettanto vero che siamo anche il prodotto di ciò che vediamo in televisione.

siamo anche il prodotto di ciò che vediamo in televisione.

Come si è concluso il pomeriggio con i miei nipoti? Non so chi abbia vinto, ma dopo un paio di puntate di Goldrake e Jeeg, con un po’ di Mazinger e Mazinkaiser, abbiamo aperto la mia vetrina, preso i robot e abbiamo spento la TV.

E questa, forse, è la mia più grande vittoria.

Il 4 aprile 1978 arriva in Italia Goldrake, e il mondo dei cartoni non sarà più lo stesso

Spiegare cosa fu l’arrivo di Goldrake in Italia alla fine degli anni 70 non è cosa facile. Basti immaginare che prima dell’opera del maestro Go Nagai, mai niente di simile si era visto in questo Paese. Si, i fumetti americani avevano già invaso le nostre edicole, ma la TV, quella che all’epoca […] Continua a leggere: http://www.v-news.it/il-4-aprile-1978-arriva-in-italia-goldrake-e-il-mondo-dei-cartoni-non-sara-piu-lo-stesso/

Goldrake: il legame tra Duke e il Sigfrido wagneriano

SI PUÓ IMPARARE QUALCOSA DAGLI ANIME.

In #Goldrake il nome del protagonista, Duke Fleed, è un riferimento letterario alto. Si rifà, infatti, al Sigfrido wagneriano, poiché Fleed in giapponese si legge “frido”, dove, omettendo la O, abbiamo “frid”. Quindi abbiamo Duke Frid. La cosa appare molto più chiara nel manga, dove l’amico di Actarus che viene mandato dai vegani per ucciderlo si chiama Brun Hirudo, ovvero Brun Hild, che unito in una sola parola dà Brunilde, la famosa valchiria wagneriana.

 

Go Nagai annuncia l’uscita del nuovo Goldrake

Verrà pubblicato sul mensile di Akita Shoten che ha ospitato Shin Mazinger Zero.

goldrake giga

Il nuovo manga di Goldrake: a differenza di quanto riportato in passato, Grendizer Giga sarà realizzato da Go Nagai e costituirà un progetto a se stante; la serie reinventerà da capo l’opera originale e prenderà il via con il risveglio del vero potere di Daisuke Uryu a seguito dell’invasione della Terra da parte di una flotta di dischi volanti.
Il primo capitolo si comporrà di 43 pagine, compresa quella di apertura a colori.

Lo stavate aspettando anche voi?

Go Nagai ha anticipato che in autunno le pagine di Champion RED ospiteranno un nuovo manga ispirato a Ufo Robot Grendizer: si intitolerà Grendizer Giga e non sarà disegnato dal Maestro (impegnato con Gekiman!) aspetto che fa ipotizzare che la nuova serie possa essere il sequel di Shin Mazinger Zero vs Ankoku Daishogun – andando a completare così la trilogia moderna di Mazinger – oppure un progetto simile al recente Devilman G.

Al momento non ci sono ulteriori informazioni, se non che Grendizer Giga debutterà il 19 Settembre sul numero di Novembre di RED. Lo stesso giorno uscirà in Giappone il quinto tankobon di Shin Mazinger Zero vs Ankoku Daishogun.

In Italia sia il manga originale di Grendizer scritto e disegnato da Nagai sia la versione di Gosaku Ota sono stati riproposti da J-POP nella Go Nagai Collection.