Il tuo carrello

Super Robot Wars V. Finalmente in inglese il gioco dei nostri sogni

Un altro gioco della saga di SRW dove possiamo veder giocare tutti insieme i benamini della nostra infanzia. Questo titolo è molto bello perché finalmente è stato tradotto in inglese e commercializzato anche sul mercato occidentale, per PS4. Accessibile da tutti gli store (trovate in basso il link, il “V” è introvabile ma ce ne sono altri due, l’ “X” e il “T” molto inreressanti, oppure, per acquistarli cliccate qui o qui, al momento abbiamo solo la versione “giappo” qui). Mazinga Z, Great Mazinger, Daitarn III, Amuro Rai, Aran Bajo e gli altri vi toccherà scoprirli da soli!
Ho realizzato un breve Gameplay per la vostra gioia!

https://www.facebook.com/ilvecchionerd/videos/3479886755415287/

Goldrake, Grande Mazinga e Getter Robot g contro il Dragosauro

L’epica battaglia di Goldrake, Grande Mazinga e Getter Robot che segnò il primo “crossover” degli eroi di Go Nagai.

Questa è la storia del primo film Anime crossposting con tutti i robot uniti contro un nemico comune. #Goldrake (Grendizer), Grande #Mazinga e #Getter Robot G uniti contro la più grande minaccia dell’Umanità. Come andrà a finire?

Neon Genesis Evangelion sbarca su Netlix. 20 anni fa cambiò il mondo dell’animazione

Il prodotto arriva sulla piattaforma con un nuovo doppiaggio

NETFLIX – Finalmente è arrivato, eravamo in trepidante attesa da 20 anni. Una piattaforma di streaming, la più importante al momento, Netflix, ha deciso di continuare con la sua politica di “riproposizione” di Anime considerati storici o, comunque, di grande importanza.

E quindi, dopo Gundam, Mazinga Z e Daitarn III, ecco arrivare il capolavoro della Gainax.

Ed è così che sbarca sulla piattaforma Neon Genesis Evangelion, l’anime più visionario, controverso, irriverente e anche violento della storia robotica.

Arriva al pubblico italiano completamente rimasterizzato (qualità straordinaria per un prodotto che ha oltre 20 anni) e ridoppiato per l’occasione (non sappiamo se per migliorarne la qualità o per svicolare dal pagamento di diritti troppo esosi) che ha, tuttavia, già generato qualche polemica.

Io penso che, in realtà, con nuovo o vecchio addattamento, la serie vada seguita e vista, con grande attenzione, perché io stesso, che non sono proprio un novellino, la prima volta mi ci sono perso.

Ve ne parlerò certamente in un video, intanto, magari, fatemi sapere cosa ne pensate. Ora accendo il PC, scusate se vi lascio.

L’anime

Neon Genesis Evangelion è una serie televisiva anime di 26 episodi del 1995 creata dallo studio Gainax, sceneggiata e diretta da Hideaki Anno[5][6]. L’opera è stata premiata con numerosi premi e riconoscimenti, ed è considerata uno degli anime più acclamati e influenti di tutti i tempi[7][8]. L’anime è caratterizzato dalla presenza di numerosi riferimenti religiosi cabalisticiebraici e biblici, e da una profonda introspezione psicologica dei personaggi, portata avanti tramite diversi monologhi interiori dei protagonisti

La storia, ambientata nella futuristica città di Neo Tokyo-3 a distanza di quindici anni da una catastrofe planetaria nota come Second Impact, si incentra sulle vicende di Shinji Ikari, un ragazzo che viene reclutato dall’agenzia speciale Nerv per pilotare un mechagigante noto con il nome Eva e combattere in questo modo, assieme ad altri piloti, contro dei misteriosi esseri chiamati Angeli. La serie fu trasmessa per la prima volta in Giappone su TV Tokyo a partire dal 4 ottobre 1995, e si concluse il 27 marzo dell’anno successivo. L’adattamento italiano venne distribuito dalla Dynamic Italia e, successivamente, fu trasmesso su MTV.

Gli ultimi due episodi della serie originale, rei di aver lasciato numerosi misteri irrisolti, spinsero una folta schiera di appassionati a chiedere una conclusione cinematografica che desse una risposta definitiva ai numerosi interrogativi rimasti insoluti. Pertanto, nel 1997 Hideaki Anno e lo Studio Gainax realizzarono due lungometraggi animati che potessero soddisfare i dubbi e le aspettative degli ammiratori: Death & Rebirth, composto da vari spezzoni tratti dai primi ventiquattro episodi della serie televisiva e da alcune sequenze inedite, e The End of Evangelion, che ne rappresenta un finale alternativo[11]. Altri adattamenti sono rappresentati da un manga scritto e disegnato dal character designer della serie, Yoshiyuki Sadamoto[12], da una vasta serie di videogiochi, diversi spin-off cartacei, dall’original net anime Petit Eva – Evangelion@School[13], e dai film d’animazione che compongono la tetralogia Rebuild of Evangelionremake della serie animata originale.

Vecchi e nuovi Cartoni Animati. Le abissali differenze

Che ci sia una differenza tra vecchi e nuovi cartoni animati, mi pare un dato di fatto insindacabile.

Lo faccio ormai da anni, da quando il mio primo nipote ha cominciato ad interessarsi a quella macchina infernale che risponde al nome di TV. Il sabato mattina, ormai da almeno 5/6 anni i miei nipoti vengono a casa er stare con lo zio “Nerd”. Vogliamo vedere i cartoni! E allora li ho accontentati. Apro Netflix e li metto a guardare i loro preferiti.

Mi sono accorto da tempo che la stragrande parte dell’offerta televisiva dedicata ai bambini (target tra 5 e 10 anni) è per lo più basata sul demenziale. Demenziale – occorre specificarlo – non è il giudizio personale attribuito a questo o quel cartone animato: per demenziale, intendiamo un vero e proprio genere televisivo, così come può intendersi il genere drammatico, comico, fantascientifico o fantasy, quando per esempio parliamo di film. Sicuramente il genere demenziale è un tipo di cartoon che grazie alle sue freddure diverte, non c’è dubbio. Mi chiedevo, però, come questo tipo di Cartoni animati possa impoverire il lessico dei giovani, delle nuove generazioni.

Assisto dunque (e in silenzio) alle puntate di Clarence, di Uncle Grandpa, dei Titans, oppure di The Regular Show: questi, solo per citarne alcuni. Attenzione, cartoni animati su cui – prima ancora del nostro giudizio – interviene (per fortuna) la censura a tutela dei minori, tagliando di fatto scene inappropriate per contenuti o linguaggio. Va da sé che al netto delle scene tagliate, è legittimo domandarsi dove queste “fortunate serie” vadano a parare. Qual è l’obiettivo finale? Posto che – a torto o ragione – quando ci sono di mezzo i bambini, porsi questo interrogativo non è un’eventualità, quanto una necessità. Il punto è: qual è il fine ultimo della stupidità elevata all’ennesima potenza?

La differenza dei cartoon di oggi rispetto a quelli di ieri, onestamente, è enorme. Non per qualità, i tempi sono diversi, i mezzi di oggi infinitamente migliori, ma dal punto di vista narrativo. A quei tempi, infatti, era difficile imbattersi in cartoni animati in cui ogni puntata bastava a se stessa. Esistevano due fini: il primo fine era propedeutico al pubblico che maturava i primi sentimenti guardando i cartoni animati, e poi – l’ovvio – il fine conclusivo del cartone animato che, per quanto banale, consistenza nel trionfo di concetti fondamentali, quali amore, bene, merito e giustizia. La conclusione, era un trionfo atteso e sperato. Quei cartoni animati avevano quindi un principio e una fine, e ogni puntata era collegata l’una all’altra secondo un filo conduttore e una logica, al di là, chiaramente, che il prodotto potesse piacere o meno. [cit. Omar Kamal]

Esistevano due fini: il primo fine era propedeutico al pubblico che maturava i primi sentimenti guardando i cartoni animati, e poi – l’ovvio – il fine conclusivo del cartone animato che, per quanto banale, consistenza nel trionfo di concetti fondamentali, quali amore, bene, merito e giustizia. La conclusione, era un trionfo atteso e sperato. Quei cartoni animati avevano quindi un principio e una fine, e ogni puntata era collegata l’una all’altra secondo un filo conduttore e una logica, al di là, chiaramente, che il prodotto potesse piacere o meno.

Oggi il grosso del genere demenziale è fine a se stesso. Non conduce da nessuna parte, se non ad un probabile impoverimento linguistico e sentimentale. Non tutto è da buttar via, per carità. Ma cosa può apprendere un bambino, passivamente, da tutto questo? La capacità di fare battute? L’idea che le relazioni sociali siano a tutti gli effetti un qualcosa di surreale? Vero che poi, noialtri siamo figli dell’estensione animata dei manga giapponesi: in loro c’era speranza, c’erano battaglie e profonda ricerca di un senso futuro delle cose (oltre alla comicità che c’era, ed è bene ricordarlo, non era demenziale). C’erano di mezzo battaglie nobili, al di là del fatto che parliamo di Ken il Guerriero, L’uomo tigre o Lady Oscar. Contenuti forti, certo che sì, ma in grado trasmettere il senso di giustizia condiviso che – diciamocela tutta – oggi si fa difficoltà a trovare.

cosa può apprendere un bambino, passivamente, da tutto questo?

Spesso ci indigniamo quando vediamo la De Filippi, la D’Urso e tutto il trash dei “Grandi Fratelli” e delle “Isole dei Famosi” che ci viene propinato in tutte le salse. Molti si lamentano, è il male? Perché allora non facciamo qualcosa per “selezionare” ciò che guardano in TV i nostri bambini?

Una cosa è sicuramente vera, se diamo per certo che noi siamo anche ciò che leggiamo, allora è altrettanto vero che siamo anche il prodotto di ciò che vediamo in televisione.

siamo anche il prodotto di ciò che vediamo in televisione.

Come si è concluso il pomeriggio con i miei nipoti? Non so chi abbia vinto, ma dopo un paio di puntate di Goldrake e Jeeg, con un po’ di Mazinger e Mazinkaiser, abbiamo aperto la mia vetrina, preso i robot e abbiamo spento la TV.

E questa, forse, è la mia più grande vittoria.

Le altezze di tutti i Super Robot arrivati in Italia

Mi avete chiesto nei commenti di raccontarvi le altezze dei robot più importanti dell’animazione giapponese arrivati in Italia (Ideon è conosciuto anche se non è stato importato ufficialmente). Perdonate il piccolo errore di montaggio, ho scambiato i video di Danguard e quello di Daitarn 3. Il video è stato corretto su FB e Instagram Vi ho accontentato. Ci sono tutti, se dovesse mancare qualcuno, segnalatemelo pure nei commenti!

Daitarn 3 – L’eroe che inizia la seconda rivoluzione anime degli anni 80

Iscriviti al canale del Vecchio Nerd: https://goo.gl/g2Lfbn mentre guardi i tuoi video preferiti! E attiva la campanella degli avvisi, pubblico cose nuove e curiosità.

Un eroe straordinario, un condottiero carismatico, un robot invincibile. La storia straordinaria di Daitarn 3. Seguimi su FB e Instagram: https://www.facebook.com/ilvecchionerd Su instagram: https://www.instagram.com/ilvecchionerd