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Giugliano in Campania. Terra dei Fuochi, Zinzi: “Intensificare la lotta all’economia sommersa”

Zinzi Giugliano

GIUGLIANO IN CAMPANIA. Il presidente della III Commissione speciale ‘Terra dei Fuochi, bonifiche, ecomafie’ della Regione Campania, Gianpiero Zinzi, ha partecipato al convegno organizzato dall’associazione di promozione sociale ‘Osservatorio Costiero’ presso l’auditorium del IV Circolo di Giugliano in Campania.  All’incontro, dal tema ‘Terra dei Fuochi: risvolti amministrativi, giuridici e giudiziari’, hanno preso parte anche l’incaricato per il fenomeno dei roghi di rifiuti, il prefetto Donato Cafagna, l’avvocato Francesco Casillo, il presidente dell’associazione Osservatorio costiero, Antimo Lucignano, il colonnello Claudio Mazzarese Fardella Mungivera, l’amministratore giudiziario, Gianluca Casillo e il magistrato del Csm, Antonello Ardituro. Tra i diversi aspetti emersi nel corso del convegno, da segnalare quello relativo alla filiera del sommerso. “Il problema relativo alla Terra dei Fuochi – ha dichiarato il presidente Zinzi – va considerato ed affrontato nella sua interezza. Si parla esclusivamente di ecoballe come se lo smaltimento fosse la soluzione alle difficoltà dei territori, in realtà bisogna considerare anche altri aspetti. Basti pensare ad esempio che gli scarti delle produzioni di beni contraffatti non possono essere smaltiti legalmente e queste attività favoriscono l’abbandono incontrollato dei rifiuti e i roghi. Comportamenti corretti devono, però, essere accompagnati da un deciso intervento dello Stato con incentivi per favorire l’emersione delle attività economiche che operano a nero”.

Santoro si inventa il marchio De.C.O. per i prodotti locali

Baia e Latina. C’erano i componenti dell’Amministrazione Comunale Massimo Leardi e Raffaele D’Onofrio ad accompagnare il sindaco Michele Santoro in quello che potrebbe essere ricordato come un momento storico per la comunità di Baia e Latina. Il primo cittadino ha preso la parola per primo ed ha raccontato “Qualche giorno fa il consiglio comunale ha approvato la Denominazione Comunale di Origine Maggiori informazioni

Più trasparenza dalle banche per le polizze vita

Lo scorso 29 marzo è stato stipulato un accordo tra la maggior parte delle banche italiane e le principali associazioni dei consumatori. L’accordo prevede che gli istituti di credito rispettino determinate regole nell’emissione di mutui ed in particolare sulle polizze vita ad essi collegati.

BANCHE E POLIZZE VITA

La maggior parte delle persone che ha stipulato un mutuo, sa bene che sono sempre più numerose le banche che richiedono necessariamente una polizza assicurativa sul mutuo. In genere viene proposta la stipulazione della polizza incendio e scoppio e della polizza vita. Ma è obbligatorio in Italia contrarre l’assicurazione sul mutuo? Attualmente la legge italiana prevede l’obbligatorietà solo della polizza incendio e scoppio, mentre le altre polizze assicurative sono facoltative. La polizza incendio e scoppio offre una copertura totale in caso di gravi danni all’immobile. La polizza assicura il rimborso di una cifra pari al costo di ricostruzione dell’immobile, in modo da estinguere il debito con la banca. Pur essendo questa l’unica polizza obbligatoria per legge, la maggior parte delle banche impone la stipula della polizza vita come condizione necessaria per l’erogazione del mutuo. La polizza vita, prevede che in caso di morte di chi ha sottoscritto il mutuo, la compagnia assicurativa si impegni a versare ai familiari la cifra chiesta in prestito, in modo da estinguere il mutuo. In caso di mutuo cointestato, la compagnia assicurativa pagherà solo il 50% del mu tuo richiesto. Da uno studio reso noto lo scorso 28 marzo, sono sempre più numerose le persone che scelgono di stipulare le assicurazioni online, in special modo la polizza vita, piuttosto che nelle agenzie assicurative. Lo studio è stato condotta dall’Ania, Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici. Questo andamento sarebbe stato riscontrato non solo in Italia, ma anche in tutta l’Europa. Il sito più scelto per comparare le varie assicurazioni è polizza-vita.com. Il sito permette agli utenti di ricevere informazioni sulla compagnia assicurativa, sul tipo di polizza e consente di effettuare dei preventivi online.

L’ACCORDO TRA BANCHE E CONSUMATORI 

L’accordo preso lo scorso 29 marzo, prevede che tutti gli istituti di credito che hanno aderito si impegnino ad effettuare dei cambiamenti entro 90 giorni dall’adesione. Prima di tutto, l’accordo prevede che nella documentazione precontrattuale di erogazione di un mutuo, siano specificate quali siano le polizze assicurative obbligatorie e quali quelle facoltative. Nella documentazione dovrà essere poi presente oltre che il TAEG, tasso annuo effettivo globale, anche il costo del mutuo calcolato senza la polizza. Le banche dovranno inoltre concedere il diritto di recesso sulle polizze facoltative, comunicando le modalità dello stesso ai clienti. Infine il cliente, in caso venga posta la condizione di stipula di una polizza per l’erogazione del mutuo, ha la facoltà di scegliere a quale compagnia appoggiarsi, senza dover necessariamente accettare la polizza convenzionata con l’istituto di credito. Infatti, secondo la norma introdotta nel luglio del 2012, le banche sono obbligate a presentare due preventivi di due compagnie assicurative che non fanno parte del gruppo di appartenenza della banca stessa. Inoltre il cliente ha 10 giorni di tempo per confrontare altre polizze assicurative per trovare quella per lui più conveniente.

TUTELA DEI CONSUMATORI

Prima di stipulare finanziamenti e relative polizze assicurative, è bene verificare tutte le opzioni disponibili. Esistono molte compagnie che offrono delle polizze vita abbinate ai mutui. Per consultare l’elenco di questi istituti di credito, Altroconsumo consiglia di visitare il sito dell’Ivass, Istituto di Vigilanza sulle Assicurazioni, dove è disponibile una sezione dedicata.

Bonus IRPEF di 80 euro, la verità sulle promesse del Governo. Parla l’Agenzia delle Entrate

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Cosa produrrà realmente il taglio dell’IRPEF per i cosiddetti “capienti”

Con la Circolare n. 8/E del 28 aprile 2014, l’Agenzia delle Entrate ha fornito i primi chiarimenti in ordine alla riduzione del cuneo fiscale per lavoratori dipendenti e assimilati, prevista dall’articolo 1 del decreto-legge 24 aprile 2014, n. 66, che riconosce un credito d’imposta ai titolari di reddito di lavoro dipendente e di taluni redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente. (Leggi l’articolo oppure ho fatto una sintesi nel video di seguito)  Maggiori informazioni