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Rosita Amici, artista emergente del fumetto Erotico italiano

Un’esclusiva intervista alla giovane fumettista romana

Rosita nasce a Roma nel 1987, abbiamo trovato il suo tratto e i suoi lavori molto interessanti. Riteniamo che sia un’autrice veramente di altissimo livello nel panorama italiano del fumetto “erotico”.

Quando si parla di eros subito si pensa ai Video porno ma il lavoro della nostra giovane artista è ben diverso.

E’ un po’ grafica, un po’ illustratrice, un po’ fumettista un po’ autrice. Noi siamo rimasti piacevolmente colpiti dal suo ultimo lavoro Spider-Man Sexual Symbiosis

Noi vi consigliamo di tenere gli occhi puntati su di lei, è giovane, bella e soprattutto ha un gran talento.

Alla fine dell’intervista troverete il link ai suoi lavori e al suo blog personale.

INTERVISTA:

Rosita amici, artista emergente nel panorama fumettistico italiano, cosa ha generato in te la scelta di intraprendere questa professione?

La mia è una famiglia di artisti (da parte di mamma). I miei nonni erano bravissimi disegnatori, mio zio ha passato la sua vita dipingere, e mamma era una grafica pubblicitaria. Ha creato diversi loghi e locandine di film (Il gatto dagli occhi di giada ad esempio). Le piaceva molto disegnare e dipingere (ha ricominciato due anni fa circa). Sono cresciuta vedendo continuamente opere d’arte e “attacchi” di creatività, così ho iniziato anche io quando ero molto piccola (circa 4-5 anni). Non ho mai più smesso. Ho sempre preferito il disegno all’amicizia, lo ammetto!. Cosa mi ha portato a scegliere il disegno come professione? Esattamente il motivo per cui ho iniziato allora, cioè la voglia di mettere su carta le situazioni che realmente desideravo per i miei personaggi preferiti. Avevo continuamente bisogno di dar sfogo ai miei pensieri, fantasie, e questo era ovviamente l’unico modo per farlo. Ho inventato storie, personaggi negli anni, ma la priorità era ciò che ho scritto sopra.

Visto che hai citato i “tuoi personaggi preferiti” cosa hai letto, da quali autori hai tratto, se l’hai fatto, eventuale ispirazione per i tuoi lavori?

Mi sono avvicinata al mondo del fumetto italiano e americano da appena quattro anni. Da piccola ho avuto qualche riferimento, come Naoko Takeuchi (Sailor moon, anche se a me piaceva lo stile dell’anime, non tanto quello del fumetto), Rumiko Takahashi (Ranma 1/2). Ma il più significativo è stato sicuramente Akira Toriyama (Dragon Ball). Si, Dragon Ball ha influenzato il mio stile di disegno per molto tempo! Negli ultimi quattro anni ho imparato ad apprezzare, come ho già detto, lo stile americano e italiano. Per quanto riguarda l’Italia, non posso fare a meno di amare Paolo Eleuteri Serpieri ed Emiliano Mammucari, che per me sono proprio io top. Invece riguardo l’america, la lista si fa un pochino più lunga: Il mio riferimento numero uno è Frank Cho, a seguire Terry Dodson, Paolo Rivera, Chris Samnee, Stuart Immonen. Oggi apprezzo particolarmente John Romita Sr. Più mi informo, e più mi accorgo che il “vecchio” è molto più bello ed affascinante.

Parlaci della tua ultima realizzazione, Spider-Man Sexual Simbiosis

Oh, oh oh! la più grossa soddisfazione della mia vita. Che avevo detto? Mi piace creare situazioni per i miei personaggi preferiti, situazioni in cui non li vedresti mai, e così è stato. Già due anni fa ormai, mi ha contattata Tracy Scops proponendomi questo progetto. “Chi? Io? Spider-man in versione erotica? Presente!!”. E’ stata una enorme emozione per me. Desideravo disegnare Spidey da anni, ma non potendo lavorare in Marvel era rimasto soltanto un sogno. Il bello è che sono stata più felice così, perchè a me il fumetto porno piace, è il mio genere preferito, e amo Spider-man…meglio di così? Per quanto riguarda la realizzazione, Tracy ha scritto la sceneggiatura, è stata molto brava e la storia mi è subito piaciuta tanto. E’ un misto di dolcezza e violenza, su personaggi che mai avresti potuto vedere in certi atteggiamenti. Io ho pensato a tutto il resto: storyboards, matita, inchiostro, colore e lettering. Lavoro in digitale solamente per la colorazione e correzione delle tavole. Ci è voluto poco più di un anno per realizzare 24 tavole più cover e altri schizzi. Sono stata lenta, ma è anche stato il primo grosso progetto mai realizzato. Inoltre, nel mezzo, ho dovuto fare decine di lavori per altre persone.

In questa opera quanto ti ha influenzato la tua cultura hentai? A chi hai strizzato l’occhio?

Dico la verità…quasi nessuno!!! Ho sfogliato due o tre manga hentai parecchi anni fa, quelli che vendono in edicola con le doujinshi. Mi piacevano proprio perchè erano storie hentai di personaggi esistenti (Nadia, chun-li, Goku, Rufy & company). La vera ispirazione penso sia arrivata soltanto dal desiderio che avevo di creare le situazioni di cui ti ho parlato precedentemente. Le situazioni che sognavo ovviamente, erano quelle li. Certo, a 14 anni erano molto soft eh, ma sempre li andavano a parare. Non so perchè…mancanza di affetto? O stavo semplicemente crescendo a modo mio?

Dopo il grande successo del tuo ultimo lavoro cosa bolle in pentola per il futuro?

Sto iniziando “Sexual Symbiosis 2”, questa volta soltanto 8 tavole. Se va bene faremo altri episodi. Di grosso c’è soltanto questo e per ora non pretendo altro. Nel frattempo continuo con le commissioni, tra un tentacolo di Venom, biondone muscolose, minotauri e uomini rettile arrapati…è il mio mondo!

In cosa consistono le altre commissioni che ricevi? Per chi lavori solitamente?

Ho iniziato a fare commissioni su Deviantart cinque anni fa. Inizialmente erano richieste normali, semplici pin-up di una noia mortale. Non ricordo come, sono finita su “Hentai Foundry” e ho visto che si facevano molte commissioni erotiche, e ho pensato “è questo il mio posto cavoli”. Mi sono iscritta e in breve tempo ho avuto molte richieste. In questi anni sono migliorata e le commissioni sono aumentate. Lavoro solamente per privati, uomini che come me hanno bisogno di sfogare le loro fantasie, e io sono qui proprio per questo! Principalmente disegno i loro personaggi originali alle prese con uomini rettile, minotauri, tentacoli e altri mostri. Donne incinte, donne o uomini torturati, gore. le fidanzate stesse dei committenti ma con il seno aumentato di cinque taglie. Dopo Sexual Syomiosis, ho disegnato tantissime volte Venom, o addirittura me stessa con addosso il simbionte. Insomma…ne hanno di fantasie! ed è divertente realizzare ciò che loro sognano.

E ora è il momento dei sogni. Dove vuole arrivare in futuro Rosita?

Non ne sono sicura. Sarebbe bello entrare in una casa editrice sicuramente, ma disegnando porno, volendo disegnare porno, non saprei dove indirizzarmi sinceramente. Sono molto attratta dalla Marvel, ma scazzottate tra super eroi forse non è quello che cerco, o semplicemente non lo so fare, e i ritmi non sono sicuramente alla mia portata. Prima di decidere dovrei provare altri generi, ma per adesso mi sento a mio agio con quello erotico. Magari lavorare per la Francia? Sai qual’è sempre stata la mia fissazione? Diventare qualcuno per essere ricordata. Ho sempre avuto e ho il terrore di andarmene da nessuno, da sconosciuta. Mi piacerebbe essere ricordata, in maniera piacevole ovviamente! Com’è stato con tanti grandi artisti.

Ci spieghi come mai questa tua attrazione verso l’eros e il porno in particolare?

Non saprei dirlo, l’attrazione è nata improvvisamente. Mi sono ritrovata a 14/15 anni a disegnare fumetti erotici, come ho già detto molto soft (giusto baci, abbracci e toccatine con vestiti). Forse per me questo è il modo più bello per esprimere l’affetto e l’amore che provo per i miei personaggi preferiti. Come ho spiegato in una recensione su “Sexual Symbiosis”, qualunque personaggio, nella mia testa, di fronte all’amore (mettiamola in maniera carina) si trasforma, diventa dolce e romantico, anche se si tratta appunto di Venom, o del cattivo più spietato esistente nei fumetti. Mi piace cercare, creare il lato erotico, romantico e dolce in tutti, soprattutto nei cattivi. Trovo che sia un contrasto magnifico ed eccitante.

Quanto c’è di te nelle ragazze dei tuoi disegni?

Un 50%. Tuttavia, a volte, chiedono proprio me nei disegni allora sono io al 100%. Se devo fare altri personaggi faccio a mente, a seconda della posa, se no mi faccio foto. Spesso lavoro su modelli, altrimenti faccio foto da cui traggo spunto, ma non ricalco, sono contro il ricalco.

Siamo arrivati alla fine di questo bel confronto, ora sappiamo molte più cose di te e sappiamo di certo dove vuoi arrivare. Ci lasci con qualcosa di personalizzato per Planetmagazine.it con la tua firma? Sarebbe molto bello per noi.

Ti ringrazio molto Thomas per questa intervista, non me l’aspettavo proprio e sono rimasta piacevolmente sorpresa! Un saluto a tutti i fans e collaboratori di Planetmagazine.it. Spero che la mia intervista vi piaccia, vi incuriosisca e vi spinga a volermi conoscere meglio e soprattutto a storcere sempre meno il naso, sentendo parlare di fumetto..erotico, ne sarei veramente felice! Auguro a tutti i ragazzi come me che sono soltanto all’inizio di questo lungo percorso e sperano di avere un brillante futuro come fumettista. E’ difficile, forse uno dei lavori più complicati al mondo, ma lottate anche se si tratta di un ambiente in cui si fa parecchio a cazzotti. Siamo veramente tanti, ma penso che ci sia posto per tutti. Non mollate mai e abbiate tanta, tantissima forza di volontà.

Il saluto di Rosita ai lettori:

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Lo sketch personalizzato per Planetmagazine.it

Potete seguire Rosita direttamente sul suo blog: http://vicologeco.blogspot.it/

Watchmen (2009) – recensione

Who Watches the Watchmen?

E’ la frase che campeggia qua e là nel racconto, in quel fantastico canovaccio che ha rappresentato per l’ottimo Zack Snyder la delirante storia-capolavoro di Alan Moore.

In un mondo dove Usa e URSS si fronteggiano con la corsa agli armamenti, un gruppo di supereroi in disarmo vive a fatica la propria normalità fino a quando qualcuno uccide uno di loro. Il Comico, un uomo controverso, non la bandiera di un vero eroe. Ci viene descritto come una persona violenta e senza scrupoli che spesso non esita a fare del male ad innocenti per appagare le proprie necessità. Ma chi ha ucciso il Comico? Chi è il mandante? Un killer di maschere o c’è qualcos’altro dietro? E’ questa che cerca di scoprire per tutte le intrigate 2h e 40h di film l’eroe (?) Roschach, aiutato dal Gufo Notturno II (che strizza l’occhio a Batman ma ha i copricapo di Tetsuya, e l’uscita dall’acqua del Brain Condor di nagaiana memoria) e Spettro di Seta II. Sopra a tutti si staglia la figura inquietante del quasi onnipotente Dr. Manhattan essere indistruttibile che tiene saldamente nelle sue mani il destino del pianeta, rappresentando un deterrente alla guerra nucleare.

Il regista si preoccupa soprattutto di mostrarci il lato umano delle maschere, con le loro insicurezze, con le loro paure e con i loro compromessi in una corsa per salvare il mondo dal disastro imminente.

Snyder ce la mette davvero tutta per rendere sul video il capolavoro di Moore. Diciamo che il mix di immagini evocative e pompose richiama alla mente gli anni 70 e 80 in molte occasioni.

La fotografia è eccezionale, spesso il regista utilizza slow motion e fermo immagine molto dettagliati che rendono bene alcune scene fondamentali. Durante lo svolgersi della trama si notano pochi combattimenti, poche scene d’azione, più di metà del film serve al regista per descriverci i personaggi molto uomini, meno eroi. Si rimane frastornati, il regista riesce a far sentire al pubblico la paura del disastro nucleare imminente, aiutati da una colonna sonora veramente ben selezionata dove campeggia Bob Dylan con The Times They Are A Changin’, Simon e Gurfunkel con The Sound Of Silence e l’immortale Jimi Hendrix con All Along The Watchtower; per chi ha vissuto quei giorni quasi un tornare a vivere le stesse emozioni e le stesse sensazioni di cui l’aria degli anni 80 era piena.

Alla fine Snyder ci regala un gioiellino che forse risulterà un po’ ostico a chi non ha letto il fumetto, ma fantastico agli occhi di chi la storia di Moore e Gibbons la conosce bene.

Materiale per intenditori, insomma, che però non sarà certamente disdegnato dai profani (a patto che riescano a superare indenni i primi 60 minuti “descrittivi”). Un adattamento “identico” al fumetto, le cui scene fondamentali sono state riprodotte alla lettera usando i disegni quasi come fossero lo storyboard del film.

Con Watchmen Hollywood passa definitivamente al nuovo filone degli eroi “sporchi e cattivi” aperto da Sin City e continuato da V for Vendetta.

E’ una storia oscura e delirante. Uno spaccato di quello che sarebbe potuto essere lo scenario alla metà degli anni ottanta e poi, fortunatamente, non è stato.

Chi ha visto, Spiderman, Superman, Devil, X-Men, e spera di ritrovare le stesse cose rimarrà molto deluso.

Se in questo mondo potessero esistere i Supereroi, sarebbero sicuramente quelli di Watchmen!

La frase: “Che fine ha tatto il sogno americano? Che fine ha fatto? Ma si è avverato! E lo stiamo ammirando.” (Il Comico – The Comedian)

Titolo Originale: WATCHMEN

Regia: Zack Snyder

Interpreti: Patrick Wilson, Billy Crudup, Malin Akerman, Matthew Goode, Jackie Earle Haley, Jeffrey Dean Morgan, Carla Gugino

Durata: h 2.43
Nazionalità : USA, Gran Bretagna 2008
Genere: Fantascienza

Godzilla (2014) – la recensione

Di solito quando escono Monster movie come Godzilla ci si aspetta il classico “mostro”che distrugge città e che mette a repentaglio la salvezza dell’umanità ma non questa volta.

Non questa questa perche’ nel film di Gareth Edwards il lucertolone per eccellenza assume quasi una figura da arbitro, da Dio severo ma giusto capace di ristabilire un ordine. La trama di questo reboot ci racconta di uno scienziato (Bryan Cranston) che perde la moglie durante un devastante terremoto che colpisce un impianto nucleare sito in Giappone. La tragica perdita diventa per l’uomo un’ossessione e lo spinge per oltre 15 anni a cercare motivazioni e soprattutto a voler portare alla luce una verità terrificante, che dietro a quelle che sembrano calamità naturali e che i governi mondiali tentano di far passare per tali, vi sia in realtà qualcosa di ben più mostruoso, qualcosa che potrebbe “riportare l’intera umanità all’età della pietra”. Edwards mostra religioso rispetto del Godzilla originale riportandolo ai fasti di un tempo e schivando con intelligenza l’effetto “giocattolone hi-tech”; il regista regala ai fan una spettacolare battaglia tra kaiju di impressionante impatto visivo e sfruttando il formato disaster-movie miscela con un 3D intelligente, un cast di alto profilo e una tematica come quella dei rischi legati all’energia nucleare che era il cuore del Godzilla originale e che qui torna tema centrale, con una contestualizzazione che pone la trama in connessione con alcuni recenti e tragici accadimenti. Se cercate un film con massicce dosi di azione al pari di uno spin-off di Pacific Rim o del remake di Roland Emmerich potreste restare delusi, Edwards non è Michael Bay e questo Godzilla non è Transformers, il film è un disaster-movie a tutti gli effetti con un suo ritmo ben definito che non è quello dei film succitati, ma più paragonabile forse ad una via di mezzo tra Jurassic Park e Lo squalo.

Voto: 8

Guarda il trailer su Youtube