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Berlinale 2016: Jude Law è il celebre scrittore Thomas Wolfe in Genius

L’attore Michael Grandage debutta alla regia con Genius, il biopic con Colin Firth, Jude Law, Guy Pearce e Nicole Kidman, che racconta il rapporto professionale e l’amicizia tra Max Perkins e il celebre scrittore Thomas Wolfe.  “Tom ambiva a trovare dentro di sé una voce originale e profetica rispetto alle mode letterarie vigenti, aveva immense capacità di scrittura. La sfida più ardua per me e penso per Colin è stata quella di aderire alla loro velocità di pensiero. Questi due grandi talenti avevano un’abilità intellettuale pazzesca, difficile da riprodurre. Abbiamo dovuto provare molto” ha spiegato Jude Law durante la conferenza stampa del film, presentato in anteprima alla Berlinale 2016, e atteso nelle sale italiane nel prossimo autunno 2016 distribuito da Eagle Pictures.

urlIspirato alla biografia scritta da A.Scott Berg, Genius racconta l’inizio della carriera dello scrittore americano contemporaneo Wolfe, dal momento in cui il curatore editoriale Max Perkins esclamò: “Voglio pubblicare il tuo libro!” Si trattava di O, Lost noto al pubblico con il titolo di Angelo, guarda il passato.  Responsabile del successo di alcuni dei talenti letterari più imponenti del ‘900, come F. Scott Fitzerald ed Ernest Hemingway, con il suo cappello sempre in testa e una grande passione per il suo lavoro, Perkins, interpretato magistralmente da Colin Firth, era un uomo fedele alla famiglia, che dedicava gran parte delle sue giornate ai libri e alla ricerca di artisti in grado di raccontare storie. Thomas Wolfe, una personalità eccentrica ed estrosa, che Jude Law riesce ad incarnare in modo equilibrato e verosimile, regalando al pubblico un personaggio interessante da scoprire nel corso del film, lo colpisce ed instaura con lui un legame viscerale, guidato da una passione e un intento comune: far conoscere al mondo le centinaia di pagine inedite tenute insieme con un vecchio spago. Grandage non realizza un biopic nel senso più classico, ma piuttosto gestisce bene un cast di alto livello per un film biografico tra ironia e dramma, che permette di conoscere meglio una figura che ha ispirato la Beat Generation ed influenzato autori come Jack Kerouac. Una buona alchimia si avverte nella coppia Law e Firth sulla scena, anche se la sceneggiatura è poco incisiva e poteva esigere qualcosa di più in relazione alla storia narrata. Esilarante e degna di attenzione la partecipazione di Nicole Kidman nei panni della compagna di Thomas Wolfe, fortemente dipendente da lui e vittima dell’incapacità del genio di prendersi cura di qualcun altro e allergico alle relazioni. Genius è un film consigliato a metà, che tuttavia convince nel complesso, presentando una debole struttura narrativa e una regia ordinaria.

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Berlinale 2016: Alexander Skarsgard e Michael Pena poliziotti corrotti

La sezione Panorama della Berlinale 2016 ha presentato in anteprima il film War on Everyone di John Michael McDonagh, che dopo Un Poliziotto da happy hour del 2011, torna al genere del buddy cop movie per raccontare la storia di due poliziotti che non seguono propriamente le regole. Alexander Skarsgard, l’ex vampiro della serie tv True Blood e Michael Pena interpretano infatti due agenti corrotti della polizia del New Mexico, che decidono di ricattare ed incastrare qualsiasi criminale incroci il loro cammino. Ma le cose prendono una brutta piega quando cercano di intimidire un criminale più pericoloso di loro, con il volto di Theo James. Lo schema narrativo è quello della più classica commedia poliziesca americana, resa però secondo uno stile registico più europeo per molti tratti. I personaggi vengono plasmati da un costante umorismo che si scontra però più volte con momenti più drammatici. Il problema è che manca l’azione che ci si aspetta da un prodotto del genere e la sceneggiatura si confonde rendendo la storia scontata e poco coinvolgente sotto diversi punti di vista. McDonagh, tuttavia, ha avuto la buona idea di creare la coppia Pena-Skarsgard che funziona sullo schermo. Nel video servizio che vi proponiamo di seguito potete ascoltare alcune dichiarazioni dei protagonisti presenti a Berlino per presentare il film, che ancora non ha una distribuzione italiana.

Berlinale 2016: Ave, Cesare! apre con l’ omaggio al passato dei fratelli Coen

La 66° edizione del Festival Internazionale del Cinema di Berlino si è aperta con una signora del grande schermo che non ha bisogno di presentazioni, Meryl Streep. L’attrice è stata scelta quest’anno come Presidentessa della Giuria Internazionale con l’onere e l’onore di assegnare l’Orso d’Oro al miglior film della competizione. Alla cerimonia di apertura all’interno del Berlinale Palast è seguita la premiere di Ave, Cesare!, il nuovo film di Ethan e Joel Coen che ha ufficialmente dato il via alla kermesse. Nelle sale italiane lo vedremo a partire dal 10 Marzo, ma i fratelli del Minnesota hanno presentato al festival tedesco questa nuova storia corale con un cast notevole, che comprende George Clooney, Channing Tatum, Scarlett Johansson, Josh Brolin, Ralph Fiennes e tanti altri.

Eddie Mannix è un fixer degli studios e deve tenere lontani dagli scandali le star che lavorano nella Hollywood degli anni ’50. Deve far sparire foto piccanti, cercare di camuffare gravidanze fuori dal matrimonio e altri imprevisti di questo genere, ma quando scompare il protagonista di un film su Gesù che interpreta un centurione romano, il suo lavoro si complica. Anche perché l’attore è stato rapito da un gruppo di ferventi comunisti che chiedono un riscatto mentre trattengono il “prigioniero” secondo modalità alquanto insolite. Dopo l’ultimo A Proposito di Davis i fratelli Coen si divertono a confezionare un omaggio al cinema del passato, evitando accuratamente l’effetto nostalgia. Scenografie sfarzose richiamano i colori e lo stile dell’epoca d’oro di Hollywood, in cui si muovono una serie di personaggi in parte inventati e in parte ispirati al reale star system di quegli anni. Josh Brolin nei panni di Mannix è il motore del film e regge le redini di una sceneggiatura ricca e a tratti surreale. Come molti loro precedenti lavori, i Coen non permettono una facile codificazione dei generi, realizzando una commedia un po’ sopra le righe, che diverte ma non conferma la genialità a cui i registi ci hanno abituato fino ad oggi. 

Il film procede come una composizione di una serie di sketch in cui l’ironia la fa da padrona, seguendo il giovane attore western acrobatico e superficiale, un Channing Tatum vestito da marinaio che improvvisa un balletto di tip tap stile Gene Kelly, Scarlett Johansson che emerge dalle acque come una sirena, e altre idee per una sintesi della Hollywood degli anni ’50 con una forte componente comica e leggera. Ave, Cesare! sembra voler ripercorrere le storie e i personaggi amati dal pubblico di quel periodo storico-artistico, interessato a quello che accadeva dentro e fuori lo schermo purchè fosse spettacolo. I fratelli Coen adottano un’anarchia creativa per portare sullo schermo un film divertente e sarcastico avvolto in un’atmosfera ludica ed ironica, ma Ave, Cesare! non convince del tutto per la futilità dell’intento finale e la saltuaria confusione che attraversa più volte la narrazione.