
Pasquale Qualano, https://www.facebook.com/pasquale.qualano rinomato disegnatore italiano con una carriera internazionale che spazia tra le più grandi case editrici di fumetti come Marvel e DC, sta per aggiungere un nuovo capitolo significativo al suo portfolio. L’artista è al lavoro sulla nuova serie a fumetti di Dynamite Entertainment https://www.dynamite.com/htmlfiles/ The Blue Falcon & Dynomutt, il cui primo numero è atteso per settembre 2025. ritorno degli iconici eroi di Hanna-Barbera.

Questo progetto segna il tanto atteso ritorno degli iconici eroi di Hanna-Barbera.
La serie, scritta da Jimmy Palmiotti, non è un semplice reboot, ma una rivisitazione più cupa ed emotivamente radicata, una storia di resilienza e vendetta. Il focus è posto sul legame profondo tra Radley Crown (Blue Falcon) e il suo fedele compagno canino Dynomutt, in seguito a un evento violento che stravolge le loro vite. Qualano ha rivelato di essere stato attratto da questo progetto per la sua forte connessione emotiva con i personaggi fin dall’infanzia, avendo seguito la serie animata. Ammira particolarmente il design originale di Alex Toth e considera Dynomutt un personaggio simpaticissimo. Il suo approccio visivo per i personaggi miscela il proprio stile con quello iconico di Toth, cercando di mantenere l’essenza pur adattandoli a un mondo moderno. Lo script di Jimmy Palmiotti è descritto da Qualano come “eccezionale”, capace di alternare momenti di azione intensa a passaggi drammatici.

L’intervista integrale a Pasquale Qualano
Per DocStrange19 e Planetmagazine
DocStrange19:
Tu sei un disegnatore e artista italiano con una carriera internazionale che spazia dalla Marvel Comics alla DC, da Dynamite Entertainment a Titan Comics, e che nel 2025 ha anche ricevuto il prestigioso Premio Spaccanapoli per il tuo lavoro su Gargoyles.
Ci potresti dare un background sulla tua storia e sulla tua passione napoletana? Potresti parlarci di come ti sei formato, del tuo percorso all’Istituto d’Arte di Torre del Greco, e di come sei giunto a diventare un illustratore professionista di fama mondiale?
Pasquale:
Dire cosa mi ha portato a diventare un disegnatore di fumetti è un po’ complicato. Posso iniziare dicendo che la tenacia e la perseveranza mi hanno aiutato molto.
Non ho ricordi di me senza una matita in mano a scarabocchiare sui fogli: una delle mie principali attività da bambino era disegnare, riprodurre ciò che guardavo in TV, in primis Goldrake.
Nasco in una famiglia di incisori di corallo e cammei, a Torre del Greco (NA). Lavoravo anche nella bottega di famiglia come scultore di arte sacra e arte presepiale napoletana, ma continuavo a disegnare pagine di fumetto: volevo imparare.
Ho iniziato a frequentare le prime fiere del fumetto in Italia sin dall’adolescenza, chiedendo consigli a tutti i professionisti del settore, che molto gentilmente mi davano linee guida da seguire per migliorare ed evitare errori.
Ho seguito quei consigli fino a quando sono arrivate le prime occasioni nel settore, e mi sono fatto trovare pronto per le prime pubblicazioni.
Ci sarebbero tanti altri avvenimenti da raccontare, ma non voglio dilungarmi troppo.
DocStrange19:
Il tuo stile è noto per il layout pulito, la narrazione fluida e un tratto espressivo che colpisce dritto al cuore.
Come definiresti la tua “firma” artistica, e quali principi ti senti più libero di infrangere nelle tue opere per raggiungere questo impatto sul lettore?
Pasquale:
Non riesco a darmi una definizione precisa. Certamente cerco di avere un layout pulito e semplice da leggere, ma appena la sceneggiatura lo consente, cerco sempre la soluzione più d’impatto, per trasmettere la drammaticità o la potenza del momento narrativo.
DocStrange19:
Considerando la tua vasta esperienza con universi diversi, dai supereroi fantasy a titoli come Doctor Who, e il tuo apprezzamento per la cultura pop, quali artisti o maestri hanno avuto il maggiore impatto su di te o ti hanno ispirato nel corso della tua carriera?
Ci sono influenze che potrebbero sorprendere i tuoi fan?
Pasquale:
Dovrei citarne tantissimi, a partire da Alex Toth, Claudio Castellini, Adam Hughes, Stuart Immonen e molti altri.
Guardo anche tanti mangaka, anche se la loro influenza probabilmente si nota poco nelle mie tavole.
DocStrange19:
Hai lavorato su un’impressionante lista di personaggi per diverse case editrici: in primo piano Harley Quinn, Batman ’66, DC Bombshells, DC vs Vampires, Gargoyles, Red Sonja, Vampirella, e per Titan Comics: Doctor Who, Torchwood, Robotech.
C’è un personaggio o un tipo di storia che sogni ancora di disegnare più di altri, o con cui senti un legame più profondo dal punto di vista artistico o emotivo?
Pasquale:
Chi segue il mio lavoro conosce la mia profonda passione per due personaggi: Devilman e Kyashan.
Quando posso, li disegno per piacere personale. Chissà, nella vita non si sa mai.


DocStrange19:
Parlando dei tuoi lavori più recenti, sappiamo che stai lavorando alla serie a fumetti Gatchaman per Tatsunoko/Mad Cave Studios.
Potresti dirci qualcosa di più su questo progetto, in particolare sul volume 2 in uscita a luglio 2025?
Come ti sei approcciato a un classico così iconico dell’animazione giapponese?
Pasquale:
Con i personaggi Tatsunoko ci sono praticamente cresciuto, guardandoli in TV. Li adoravo tutti! I miei preferiti erano Hurricane Polimar, I Gatchaman, Tekkaman e Kyashan.
Li disegno sin da bambino. Lavorare sulla serie dei Gatchaman per me è un sogno che si avvera.
Alla Tatsunoko piace molto il mio approccio: mi hanno lasciato adattare i loro personaggi al mio stile e alla mia visione. Anche in Mad Cave Studios mi hanno incoraggiato a esprimermi in modo personale, sempre ovviamente nel rispetto dei canoni della serie e del design originale dei personaggi.
Mi diverto molto a disegnarli: quei costumi li adoro, e hanno dei caschi fantastici!




DocStrange19:
Il tuo coinvolgimento nel nuovo progetto The Blue Falcon & Dynomutt di Dynamite Entertainment, in uscita a settembre 2025, ti vede portare in vita un classico di Hanna-Barbera.
Senti il peso dell’eredità? Cosa ti ha attratto maggiormente di questi personaggi, e qual è stato il tuo approccio iniziale a questo duo?
Pasquale:
Certo, il peso si sente un po’: era una delle serie animate che guardavo in TV.
Il design originale è di Alex Toth, e mi ha sempre affascinato. Dynomutt è un personaggio simpaticissimo: combina un sacco di guai, ma alla fine riesce sempre a cavarsela.
Blue Falcon invece è un figo!
Mi sono approcciato al design proprio grazie alla serie animata e ai disegni di Toth, cercando di fondere il suo stile con il mio.

DocStrange19:
La nuova serie di The Blue Falcon & Dynomutt è descritta da Dynamite Entertainment come più scura e più emotivamente intensa del previsto, incentrata sul legame tra Radley Crown e il suo cane dopo una tragedia.
Dal punto di vista visivo, come hai affrontato la sfida di illustrare una narrazione così profonda, mantenendo al contempo l’essenza dei personaggi?
Pasquale:
Lo script di Jimmy Palmiotti è eccezionale: si passa da momenti d’azione molto intensi a scene drammatiche.
Oltre questo purtroppo non posso dirti… sarebbe spoiler!
DocStrange19:
Il reboot pone l’accento sul legame tra l’uomo e il suo cane nella lotta contro il crimine dopo un evento traumatico.
Anche se non c’è un riferimento diretto, possiamo trovare risonanze tematiche con altri duo uomo-animale: come Batman e Ace, Superman e Krypto, Denji e Pochita di Chainsaw Man, Kyashan e Flender, o più in generale il lavoro di squadra nei Gatchaman.
Trovi affinità in queste relazioni? E quanto ti interessa esplorare quel tipo di dinamica nei tuoi lavori?





Pasquale:
In questo duo c’è un po’ di tutti i personaggi che hai citato. Il legame tra Blue Falcon e Dynomutt è molto forte.
Credo che la similitudine maggiore sia con Kyashan e Flender. Flender è in simbiosi con Kyashan, combatte al suo fianco, e la sua priorità è proteggerlo da ogni pericolo.
Ma anche Kyashan corre in suo aiuto. L’aiuto è reciproco: non è solo un lavoro di squadra, tra i due c’è un vero e proprio rapporto affettivo.
Tutto ciò lo troveremo anche tra Blue Falcon e Dynomutt.
DocStrange19:
Guardando oltre The Blue Falcon & Dynomutt, c’è un tipo di progetto che vorresti realizzare, una casa editrice con cui ti piacerebbe collaborare, o un genere artistico che vorresti esplorare nei prossimi anni della tua carriera?
Pasquale:
Adesso sono concentrato su questi progetti, ma sono sempre aperto a nuove avventure lavorative.
Sul futuro non posso dire molto, ma appena potrò annuncerò novità sui miei canali social.
La Fedeltà: Una Superforza tra Eroi e Compagni Animali
La profonda enfasi sul legame tra Radley Crown e Dynomutt nella nuova serie Dynamite si inserisce in una lunga e ricca tradizione narrativa che esplora il rapporto unico tra eroi e i loro compagni animali o “pard”. Come sottolinea Pasquale Qualano, in questo duo “c’è un po’ di tutti i personaggi” citati, ma la similitudine maggiore la riscontra con Kyashan e Flender. Qualano descrive il legame tra Kyashan e Flender come una simbiosi, dove l’aiuto è reciproco e il rapporto affettivo è profondo, una dinamica che sarà centrale anche tra Blue Falcon e Dynomutt.
Questo tema della fedeltà trascendente, che valica specie e dimensioni, trova un parallelo potente anche nella figura di Superman e il suo fedele Krypto.
L’opera “Fedeltà” di Briton Rivière del 1869, che cattura l’essenza del legame uomo-cane, è stata ripresa nel fumetto Superman 423 (1986) di Alan Moore e Curt Swan.

In questa splash page, un vulnerabile Superman piange nella sua Fortezza della Solitudine, confortato solo da Krypto. Krypto non è solo un cane fedele, ma l’ultimo legame vivente con Krypton, un “alieno” che può davvero comprendere la solitudine cosmica del suo padrone.
James Gunn, nel trailer del suo nuovo film su Superman, ha magistralmente ricreato questa scena, omaggiando sia Rivière che Moore, mostrando l’eroe in un momento di vulnerabilità in cui trova conforto e chiede aiuto al suo compagno canino.

Questa “triangolazione artistica” – dal dipinto ottocentesco al fumetto di fine anni ’80 fino al cinema contemporaneo – sottolinea una verità universale: la fedeltà e il legame affettivo possono trascendere specie, pianeti e persino il tempo, fungendo da “ancora di salvezza più potente” in un universo spesso ostile. La scelta di Gunn di incorporare tali riferimenti promette un Superman più umano e vulnerabile, la cui forza non risiede solo nei superpoteri, ma nella capacità di provare emozioni e nel supporto di un compagno che, letteralmente, viene da così lontano per restare così vicino.
In opere come The Blue Falcon & Dynomutt, l’esplorazione di questa dinamica è cruciale, poiché evidenzia come, anche nelle più personali “fortezze della solitudine”, la presenza di un compagno fidato possa rendere un eroe non solo più umano, ma anche invincibile grazie alla forza del legame. La fedeltà, in questo senso, si configura come una vera e propria superforza, capace di attraversare mondi e generazioni.
DocStrange19
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Stefano Brodoloni
si ringrazia Pasquale Qualano per la disponibilità all’intervista e per aver messo a disposizione schizzi e disegni.
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