Avezzano, 15 marzo – Giuseppe Squillace, noto come il “resistente del cinema aretino”, è stato intervistato oggi dalla Nazione per raccontare la sua passione per il cinema e la tecnologia.

Squillace, nato ad Arezzo, ha condiviso la sua storia di come da bambino sia rimasto affascinato dal magico mondo dell’Eden, il cinema del suo quartiere. Questo amore per il cinema lo ha spinto a diventare un vero e proprio “resistente”, continuando a frequentare le sale cinematografiche anche quando il digitale sembrava aver preso il sopravvento.

“Per me il cinema è una forma d’arte che va preservata e apprezzata”, ha dichiarato Squillace durante l’intervista. “Anche se la tecnologia ci offre nuove modalità di fruizione dei contenuti, non possiamo dimenticare il fascino e l’emozione che solo il grande schermo può regalarci”.

Il “resistente del cinema aretino” ha sottolineato l’importanza di sostenere le sale cinematografiche indipendenti e di continuare a promuovere il cinema come forma d’arte. Grazie alla sua passione e al suo impegno, Squillace ha contribuito a mantenere viva la tradizione cinematografica nella sua città natale.

La sua storia è un esempio di come la tecnologia possa coesistere con le tradizioni, e di come la passione per un’arte possa trasformarsi in un atto di resistenza e di amore per il proprio territorio.

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Fonte: La Nazione